L’addio di Amalfi a “Papariello”, re del Capodanno Bizantino

AMALFI. Era gremita di tutti coloro che gli volevano bene, la Cattedrale di Amalfi, ieri pomeriggio, alle quattro e mezza. Sì, perché Andrea De Crescenzo, per tutti “papariello”, era il cugino di tutti gli amalfitani.

Lui stesso, infatti, chiamava “cugì” – quando li incontrava – i suoi compaesani, ai quali era unito da un grande sentimento di affetto. Era l’uomo della piazza Andrea, un personaggio genuino, con la passione viscerale per il suo paese, per il galeone azzurro, per le tradizioni, per il Capodanno Bizantino (in cui era il personaggio per eccellenza nella sfilata delle bande) e per i riti della Settimana Santa.

L’addio di Amalfi a “Papariello”, re del Capodanno Bizantino



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