Cronaca

Allarme bomba a Torino durante Juve-Real, la testimonianza di un 26enne di Sala Consilina

«C’è una bomba!» e scatta il caos. Una giornata di sport ha rischiato di trasformarsi in tragedia per i migliaia di spettatori in piazza San Carlo a Torino, dove l’allarme bomba ha diffuso il panico. Tra i presenti anche due ragazzi del salernitano: Mirko Resciniti, 26 anni, e Giuseppe Tortorella, entrambi di Sala Consilina. A darne notizia OndaNews.

Juve-Real, la tanto attesa finale di Champions League, è passata in secondo piano quando un boato ha squarciato la serata.

»Noi eravamo alla fine della piazza – spiega– ad un certo punto ho sentito un rumore assordante, pensavo fosse un terremoto e trentamila persone si sono spostate contemporaneamente all’indietro. Siamo caduti un sacco di volte, intorno a noi persone a terra insanguinate, anche tanti bambini.

L’istinto di sopravvivenza ci ha dato la forza per poterci rialzare. Dopo la terza rete del Real Madrid i tifosi si sono accalcati su una transenna che ha ceduto provocando un forte boato che ha scatenato il panico alimentato anche dalle urla di alcune persone che urlavano “c’è una bomba”».

Scatta la ressa, con tutti i presenti che cercano di darsi alla fuga in un bagno di folla. Durante la fuga diverse persone sono rimaste ferite.

«Il rumore che sentivamo – continua nel suo racconto il giovane tifoso Juventino – sembrava essere quello di un mitra, ho visto persone disperate che bussavano ai portoni dei palazzi pregando di aprire per farli entrare e dare loro modo di nascondersi. È assurdo quello che è successo questa sera, una giornata di sport e di festa non può rischiare di trasformarsi in una carneficina».

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