Battipaglia, è battaglia tra i dipendenti Alba e la sindaca

BATTIPAGLIA. È sfida aperta tra l’amministrazione e i dipendenti della municipalizzata Alba Ecologia. Nei giorni scorsi e in più occasioni, la sindaca Cecilia Francese ha denunciato pubblicamente episodi di ostruzionismo e di noncuranza lavorativa da parte di numerosi operai di Alba. E c’è chi è andato oltre, come l’assessore alle partecipate Marco Onnembo che è sceso in strada per prendere di petto la situazione, affrontando faccia a faccia gli operai che ha trovato in un bar durante l’orario di servizio.

Negli ultimi giorni si sono registrati diversi disagi nella raccolta dei rifiuti e, stando a quanto affermato da Gerardo Motta nel corso del Consiglio di mercoledì, gli operai di Alba sarebbero in sciopero. Non risulta, tuttavia, alcuna comunicazione ufficiale in merito alla proclamazione di una protesta. Ciò che risulta, invece, è che a ritmo quasi quotidiano arrivano al Comune e all’azienda Alba certificati di malattia da parte di decine di dipendenti, mettendo in difficoltà la stessa società nel gestire i vari servizi, in particolare la raccolta dei rifiuti. La classica goccia che ha fatto traboccare il vaso, secondo alcuni dipendenti di Alba, sarebbe il j’accuse pubblico della sindaca e di membri dell’amministrazione contro i lavoratori “fannulloni”. Con la divulgazione, non in via ufficiale, di un video che ritrae alcuni operai di Alba intenti a rilassarsi in un noto bar sulla statale 18 durante l’orario di lavoro.

Un video reso noto dall’interno del Comune, ma che non ha attraversato i canali ufficiali. Secondo la sindaca «i dipendenti di Alba si mettono in ferie o in malattia perché pretendono gli straordinari per raccogliere vetro e pannolini. Dicono che è sempre stato così. Ma questa storia non può andare avanti. Ci vuole rispetto per il lavoro che svolgono e per i cittadini che pagano i loro stipendi. Non si può continuare a vedere dipendenti di Alba che si fermano nei bar durante l’orario di lavoro e i sacchi di spazzatura che restano per strada o vengono raccolti tardi. Questa storia deve finire e, lo prometto, e finirà». La prima cittadina ha fatto sapere che mercoledì scorso sono giunti ben 22 certificati medici da parte di dipendenti di Alba e 26 degli operai che effettuano la raccolta dei rifiuti. In pratica, era assente il 37% del personale addetto alla raccolta. E pochi giorni fa, altre 20 persone hanno inviato certificati di malattia. «Ad Alba c’è chi fa resistenza – attacca la sindaca – poi gli operai si arrabbiano se vengono filmati mentre sono al bar invece di lavorare. Parlo di dipendenti che timbrano il cartellino e poi vanno nei bar, restandoci per mezz’ora». Una situazione complicata per Francese, che in questi giorni dovrebbe accettare le dimissioni dell’amministratore di Alba, Luigi Giampaolino, rinviato a giudizio per la questione del servizio di raccolta degli abiti usati.

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