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Battipaglia, consiglio sull'area industriale. L'opposizione: «Delibera contro le Fonderie»

BATTIPAGLIA. Fonderie Pisano: l’opposizione pretende una presa di posizione netta da parte dell’amministrazione comunale che, sulla vicenda, secondo la minoranza, ha finora nicchiato, nonostante le smentite da parte della sindaca Cecilia Francese sul trasferimento dello stabilimento a Battipaglia.

Dopo le accuse di Carlo Zara, presidente dell’associazione Battipaglia Nostra che aveva parlato di un accordo segreto tra l’amministrazione, le Fonderie e la Regione per ospitare l’azienda a Battipaglia in cambio del riconoscimento di area di crisi industriale, il governo cittadino aveva rifiutato l’ipotesi di approvare una delibera per chiudere le porte della città alle Pisano o ad altre aziende di produzione di materiali pesanti. A portare l’argomento all’attenzione del Consiglio ci ha pensato l’opposizione.

Che ha chiesto ed ottenuto la convocazione di una seduta d’assise monotematica sul rischio d’insediamento di impianti industriali di produzione di metalli pesanti. Come, appunto, le Fonderie Pisano. Il consiglio comunale si riunirà sull’argomento il 13 dicembre, alle 19, ed eventualmente in seconda convocazione il 15 dicembre, alla stessa ora, in sessione straordinaria. Lo scorso 9 novembre, i consiglieri comunali Enrico Lanaro, Gerardo Motta, Luigi D’Acampora, Luisa Liguori, Renato Vicinanza,Alessio Cairone ed Egidio Mirra, visto l’inserimento di Battipaglia nel decreto della Regione che la identifica come area di crisi semplice, avevano chiesto al presidente del consiglio, Franco Falcone, di convocare l’assise per discutere del futuro dell’area industriale.

Un’istanza che ovviamente celava il vero argomento che sarebbe stato trattato dal parlamentino, ossia la possibilità di una dislocazione delle Pisano a Battipaglia. Giacché tale consiglio non è mai stato convocato, l’opposizione ha presentato una ulteriore richiesta ed una successiva integrazione per chiarire gli argomenti che dovranno essere trattati in assise. La proposta dell’opposizione è di approvare una delibera che esprima l’assoluta contrarietà alla delocalizzazione di insediamenti industriali che hanno per produzione manufatti di materiali pesanti e più specificatamente fonderie o altoforni di qualsiasi tipo sul territorio, di costituire una delegazione composta dall’intera amministrazione e comitati di cittadini a sostegno di ogni azione presso il Ministero dell’Ambiente, la Regione, la Provincia, la Prefettura ed ogni altro ente competente al fine di scongiurare l’insediamento delle Pisano.

Sull’argomento dell’area di crisi, l’amministrazione comunale ha organizzato un convegno, che si terrà domenica alle 10.30 nell’aula consiliare. I temi trattati nel corso dell’incontro saranno: benefici del riconoscimento di area di crisi industriale, imprese e burocrazia, rilancio economico e programmazione, patto per lo sviluppo. All’evento sono stati invitati i rappresentanti dei sindacati Cgil, Cisl, Uil e Ugl oltre agli imprenditori locali e alle associazioni di categoria.

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