La Guardia di Finanza ha posto sotto sequestro oltre mille fiale e pasticche di anabolizzanti rinvenuti in una palestra a Battipaglia: denunicato un uomo per utilizzo o somministrazione di farmaci o di altre sostanze al fine di alterare le prestazioni agonistiche degli atleti.
Battipaglia, sequestro di fiale e pasticche anabolizzanti in palestra
I militari del Gruppo della Guardia di Finanza di Eboli, nell’ambito di un’attività mirata al contrasto dell’illecita commercializzazione di sostanze psicotrope e farmaci dopanti, hanno denunicato un uomo per il reato di utilizzo o somministrazione di farmaci o di altre sostanze al fine di alterare le prestazioni agonistiche degli atleti.
I finanzieri lo hanno beccato in possesso, sia presso la sua abitazione che in una palestra, di circa 1.166 dosi tra pasticche e fiale di anabolizzanti e androgeni illecitamente detenute. Gli anabolizzanti venivano utilizzati in occasione di gare di body-building e sono severamente vietati, in quanto pericolosi per la salute.
Le indagini: body builder battipagliese nei guai
Come riporta Il Mattino, stando alle indagini della Guardia di finanza ogni farmaco veniva venduto agli atleti ma anche a chi aveva l’obiettivo di far crescere i muscoli non solo con gli allenamenti ma con androgeni e anabolizzanti, tra l’altro molti nocivi e dannosi per la salute, al doppio del prezzo d’acquisto.
Aspetti su cui sono in corso ancora le indagini e gli inquirenti stanno tentando di individuare chi ha acquistato i farmaci e acquisire ulteriori elementi per individuare altre persone, oltre l’ex atleta battipagliese, che facevano parte dell’organizzazione del traffico di anabolizzanti e androgeni che in alcuni casi dovevano essere iniettati per via endovenosa.
L’inchiesta coordinata dai magistrati della Procura della Repubblica di Salerno è stata condotta dai finanzieri di Eboli che per molti giorni hanno pedinato il gestore della palestra che poi è stato denunciato a piede libero.
Battipaglia quindi potrebbe essere il crocevia di un vasto traffico di anabolizzanti e androgeni vietati che però verrebbero utilizzati molto spesso dai culturisti e dagli atleti. Gli investigatori ipotizzano che la commercializzazione dei farmaci proibiti avverrebbe già da molto tempo e che l’uomo denunciato avrebbe gruppi di clienti e conoscerebbe molti culturisti a cui venderebbero i farmaci che risiederebbero in Campania e in altre regioni di Italia.
