Politica

Battipaglia, Gioia contro i dissidenti: la risposta

BATTIPAGLIA. Ieri è giunto lo sfogo dell’assessore alle politiche sociali, Michele gioia e dopo il suo sfogo è subito arrivata la risposta dai dissidenti.

“In campagna elettorale tutti promettono il cambiamento, frasi ad effetto per strappare un voto in più. Poi tutto finisce – scrive Gioia – e il problema è sempre lo stesso: la nomina, l’incarico e l’assessore.

È vergognoso e squallido che un’amministrazione comunale  debba essere tenuta al palo da qualche consigliere comunale, presente per chiedere tutela per parenti dipendenti comunali e dal burattinaio di turno, solo ed esclusivamente per interessi personali”.

Dichiarazioni, quelle di Gioia, fatte dopo l’incontro di mercoledì scorso, proprio a riguardo della frattura politica, tra il sindaco ed i fedelissimi.

Di fronte alle richieste di azzeramento della giunta, pero’, avanzata dai sette dissidenti, resta la chiusura.

E Gioia continua, secondo quanto riporta Il Mattino: “Io mi sto letteralmente rompendo il mazzo per tentare di risolvere qualche problema, per partecipare a bandi in modo da intercettare soldi e – si sfoga – ho decretato la mia uscita da questa amministrazione? Bene, se può servire a cambiare in meglio qualcosa, sono pronto. Non ho niente e nessuno da tutelare, se non l’interesse della collettività”.

Gioia contro i dissidenti: ecco la risposta

In risposta alle parole di Gioia arriva la dichiarazione di Forza Italia e, in particolare, del consigliere Valerio Longo.

“Mi occupo di politica, e con la politica non ci devo né campare, né fare patetico proselitismo – scrive il pattista – Sono consigliere comunale e seppure le fossi antipatico è tenuto a portarmi rispetto”.

Da venti mesi le viene chiesto di occuparsi delle responsabilità in capo al Piano di Zona – scrive Longo riferendosi a Gioia – circa i milioni di euro che il comune di Battipaglia ha versato, e per sua precisa responsabilità, continua a versare”.

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