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Battipaglia, operai Alba fannulloni? Ora arriva il GPS

BATTIPAGLIA. Gli eventuali dipendenti fannulloni di Alba Ecologia saranno stanati con il Gps. È la soluzione a cui sta pensando l’amministrazione comunale per evitare casi di negligenza segnalati più volte da cittadini e dalla stessa sindaca Cecilia Francese. Su suggerimento di alcuni membri dello staff, la prima cittadina sta valutando l’ipotesi, con il settore avvocatura del Comune, di installare sui mezzi dell’azienda di igiene urbana dei Gps. In sostanza, si tratta di strumenti di controllo a distanza per verificare l’effettivo svolgimento delle mansioni da parte dei lavoratori e tracciare il percorso da questi effettuato.

D’altra parte, recenti sentenze della Cassazione dimostrano che per la geolocalizzazione satellitare dei mezzi non è neppure necessaria l’autorizzazione dei lavoratori interessati. Tale sistema di tracciatura è incluso tra i cosiddetti controlli difensivi “intesi a rilevare mancanze specifiche e comportamenti estranei alla normale attività lavorativa nonché illeciti”, come recita la sentenza numero 20440 del 2015 della Corte di Cassazione. Secondo cui il datore di lavoro può utilizzare mezzi di controllo a distanza, di tipo elettronico, sui dipendenti, e senza la preventiva autorizzazione di questi, purché non comportino un controllo sui modi di adempimento della prestazione lavorativa. Insomma, non è la qualità del lavoro a poter essere oggetto di verifica segreta, ma il “se” si lavora: il mancato svolgimento, infatti, della prestazione costituisce un danno per l’impresa e, in tal caso, i limiti previsti dallo Statuto dei Lavoratori sui controlli a distanza non operano più.

Nei giorni scorsi, la sindaca Francese aveva denunciato episodi di ostruzionismo e di noncuranza lavorativa da parte di numerosi operai di Alba. Affermando, senza troppi giri di parole, che «i dipendenti di Alba si mettono in ferie o in malattia perché pretendono gli straordinari per raccogliere vetro e pannolini. Dicono che è sempre stato così. Ma questa storia non può andare avanti. Ci vuole rispetto per il lavoro che svolgono e per i cittadini che pagano i loro stipendi. Non si può continuare a vedere dipendenti di Alba che si fermano nei bar durante l’orario di lavoro e i sacchi di spazzatura che restano per strada o vengono raccolti tardi. Questa storia deve finire e finirà». Al Comune sono arrivati diversi filmati e foto che ritraggono operai di Alba intenti a riposare in luoghi appartati o al bar durante l’orario di lavoro. «Ad Alba c’è chi fa resistenza – aveva attaccato la sindaca – poi gli operai si arrabbiano se vengono filmati mentre sono al bar invece di lavorare. Parlo di dipendenti che timbrano il cartellino e poi vanno nei bar, restandoci per mezz’ora». I Gps eliminerebbero ogni possibile dubbio sui turni di lavoro degli operai di Alba, tranquillizzando anche una popolazione che paga una salata tassa sui rifiuti e oggi pretende servizi adeguati.

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