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Battipaglia senza cinema, il Garofalo diventerà un centro commerciale

BATTIPAGLIAIl grande schermo non si accenderà più, le poltroncine rosse e i vecchi macchinari lasceranno il posto a scaffali e negozi, dal circuito cinematografico si passerà al più ampio – e di certo remunerativo – circuito del commercio. E Battipaglia, città che conta oltre 50mila abitanti, resterà ancora senza un cinema.

L’ormai ex cineteatro Garofalo, aperto nel 1949 e chiuso nel 2009, diventerà un centro commerciale. L’iter burocratico e per ottenere tutti i permessi a livello comunale e regionale è ormai ad un punto avanzato ed è probabile che la struttura possa riaprire i battenti, nella sua nuova veste, già entro la fine del prossimo anno. La conferma è giunta direttamente da Gennaro Barlotti, che oltre ad essere stato sindaco di Battipaglia dal 2007 al 2008, è proprietario dell’edificio di via Mazzini insieme al fratello Gabriele ed ai cugini Pilerci che risiedono a Milano.

«Il Garofalo diventerà un centro commerciale – ha affermato Gennaro Barlotti – purtroppo non c’erano più le condizioni economiche per continuare a mantenere il cinema. La gente andava nelle grandi strutture fuori città. Il Garofalo era in perdita da tempo, ma lo tenevamo aperto per ragioni affettive. Il crollo degli incassi e l’aumento del canone di fitto richiesto dai Pilerci aveva fatto maturare la scelta definitiva di chiuderlo». In effetti, il periodo di decadenza del Garofalo iniziò con l’apertura del cinema multisala di Salerno e, poco dopo, con quello di Pontecagnano presso il centro Maximall. Tanti battipagliesi, attratti dalla novità e dalla maggiore scelta di film sul cartellone, preferirono spostarsi al di fuori dei confini di Battipaglia per continuare a coltivare le passioni cinematografiche. Determinando la crisi del Garofalo e la definitiva chiusura del 2009, dopo 60 anni di onorata carriera. Un atto che aveva lasciato attoniti tanti cittadini, soprattutto i più romantici, che ancora oggi ricordano il rumore di chiusura dell’oblò sul tetto del cinema che indicava l’inizio del film, i biglietti di un marrone schiarito che il mercoledì costavano leggermente di meno per consentire a tutti di godere del piacere di un film al cinema, i ridotti per militari e bambini, il bar all’interno della struttura che sfornava bibite, popcorn e patatine all’intervallo. Memorie che resteranno tali e che difficilmente lasceranno il posto – almeno loro – al centro commerciale che sorgerà all’interno della struttura, con tanto di supermercato e negozi. Come è successo per molti altri piccoli o grandi cinema in tutta Italia, ormai inghiottiti dal circuiti dei multisala, dal Metropolitan di via del Corso a Roma al Capitol di Salerno. E pensare che fino agli anni’80 i cinema a Battipaglia erano ben quattro e tutti in centro. C’erano il Garofalo, l’Alambra, l’Esperia ed il Bertoni. Quest’ultimo era il cosiddetto “cinema dei preti”, di proprietà dei Padri Stimmatini che proiettava cartoni animati della Disney e cinematografia religiosa. Oggi il Bertoni è gestito dallo stesso Gennaro Barlotti, insieme al fratello Gabriele, con un contratto che scadrà nel 2019. Tuttavia, viene utilizzato solo come teatro, aperto solo per spettacoli organizzati e come vetrina per comizi elettorali. Facile prevederne un massiccio utilizzo in vista della prossima campagna elettorale per le amministrative battipagliesi.

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