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Battipaglia, tre farmacie scomparse nel nulla

BATTIPAGLIA. Dovevano sorgere tre nuove farmacie a Battipaglia, ma gli atti sono bloccati in Regione Campania da circa due anni. Una avrebbe dovuto trovare sede in zona Santa Lucia, area dal 2011 entrata a far parte del centro urbano e che sta vivendo una forte espansione a livello edilizio ed abitativo. Una seconda farmacia sarebbe stata aperta sulla strada statale 18, a poca distanza dal cavalcavia che conduce a via Spineta, in una zona che da anni chiede la realizzazione di una farmacia. Per quanto concerne la terza, invece, sarebbe stata posizionata in una zona non precisata tra la fascia costiera ed il quartiere Aversana. L’amministrazione guidata dal sindaco Giovanni Santomauro, con delibera di giunta numero 85 del 19 aprile 2012, aveva rivisto la pianta organica delle farmacie, prevedendo l’apertura di altre tre farmacie oltre alle dodici già esistenti. Questo in virtù del rapporto di una farmacia per ogni 3.330 abitanti (Battipaglia ne conta poco più di 50mila). Il documento era stato inviato alla Regione Campania e all’Asl di Salerno per i provvedimenti successivi che dovrebbero portare il Comune ad ottenere le necessarie autorizzazioni per l’apertura di altre tre sedi farmaceutiche. Il parere dell’Asl di Salerno era giunto entro pochi mesi, mentre in Regione Campania la richiesta si era totalmente arenata. I documenti giacciono ancora a Napoli nell’attesa di un parere definitivo. A livello locale, almeno sulla carta, l’amministrazione Santomauro aveva anche predisposto tutti gli atti per traslocare la gestione delle farmacie comunali tra le competenze dell’azienda speciale Pignatelli. D’altra parte, nel 2011 il Comune di Battipaglia aveva deciso di uscire dal consorzio Cofaser, riattribuendo a se stesso la gestione delle farmacie. Su tali basi, la Regione aveva chiesto al Comune di produrre tutti gli atti necessari affinché si potessero revocare i precedenti decreti ed approvare la nuova forma di gestione delle farmacie. Documenti inviati a Napoli insieme alla richiesta di un parere a cui non è seguita alcuna replica ufficiale. Nel frattempo, l’azienda speciale Pignatelli è stata posta in liquidazione dalla commissione straordinaria che regge le sorti del Comune di Battipaglia, le farmacie sono gestite direttamente dall’ente, ma restano tuttora dodici nonostante le richieste. Gli oppositori dell’amministrazione Santomauro non avevano faticato a trovare una giustificazione al mancato riscontro da parte della Regione Campania alle richieste del Comune di Battipaglia, attribuendone le cause al presunto effimero peso politico di quel governo cittadino.

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