Cronaca

Battipaglia, tributi: le tariffe restano al massimo

BATTIPAGLIA. Restano al massimo le imposte ed aliquote comunali, ma il livello di contenimento della spesa raggiunto dalla commissione straordinaria ridurrà gli oneri a carico dei battipagliesi. Per la Tasi (tributo per i servizi indivisibili a carico sia del possessore che dell’utilizzatore dell’immobile), l’aliquota per i fabbricati rurali ad uso strumentale resta fissata all’1 per mille e per gli immobili costruiti e destinati alla vendita (non locati) scende dal 2,5 all’1,23 per mille.

Scompare la Tasi per gli immobili adibiti ad abitazione principale, fino allo scorso anno fissata al 2,5 per mille. E se lo scorso anno il gettito Tasi previsto dal Comune era di 2,5 milioni (34,43% di copertura dei servizi indivisibili, pari a 7,4 milioni), per il 2016 la cifra prevista si riduce a 61.300 euro, pari all’1,16% di copertura degli stessi servizi. La cui spesa per il Comune è scesa a 5,2 milioni.

Un risparmio di oltre due milioni di euro, in particolare, su Polizia municipale (da 2,2 milioni del 2015 a 1,8 milioni per il 2016) e gestione dei beni demaniali (da 2,3 milioni a 1,9 milioni), mentre restano pressoché invariati i costi previsti per viabilità e pubblica illuminazione. Scompare dalla lista il paragrafo dedicato ad assistenza, beneficenza pubblica e servizi alla persona, che nel 2015 avevano richiesto uno stanziamento di circa un milione e mezzo di euro. Sulla Tari, confermate le tariffe dello scorso anno, quando già si era registrato un abbattimento della spesa in seguito alla riduzione dell’importo relativo all’affidamento della gestione dei rifiuti ad Alba srl da 7,6 a 7,1 milioni.

Il risultato aveva consentito di tagliare il costo medio della Tari, per abitante, da 211,63 a 196,34 euro. Il costo totale del servizio di gestione dei rifiuti – sommando il conferimento in discarica – è pari a 9,9 milioni. Fissate anche le scadenze per il versamento della Tari 2016: 31 luglio (prima rata o rata unica), 30 settembre (seconda rata), 30 novembre (terza rata) e 31 gennaio 2017 per la quarta ed ultima rata. Come ogni anno, nei giorni precedenti tali scadenze, sarà rafforzato l’organico a disposizione del servizio tributi per fornire eventuali chiarimenti ed informazioni. Invariate pure le tariffe Imu, che restano al massimo consentito dalla legge.

Per terreni agricoli, abitazioni diverse dall’abitazione principale, altri immobili ed aree fabbricabili resterà l’aliquota 1,06%, su abitazioni principali di categoria A1, A8, A9 (ville, castelli ed immobili di pregio) si pagherà lo 0,6%. Si riduce, tuttavia, la previsione Imu spettante al Comune dai 6,4 milioni del 2015 ai 5,9 milioni per il 2016. L’addizionale Irpef, aumentata nel 2012, resterà allo 0,8%. Solo i contribuenti con reddito imponibile inferiore a 7.500 euro non pagheranno l’imposta. Su tali basi, l’ente dovrebbe incassare una cifra compresa nella forbice tra i 2,9 ed i 3,5 milioni di euro. La commissione, pur riuscendo a contenere la spesa pubblica, non ha potuto portare le tariffe al di sotto dei massimali imposti dalla legge, in quanto il Comune ha aderito al piano di riequilibrio finanziario, tre anni fa, per evitare il dissesto.

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