Cronaca

Botulino in piatti e spuntini preparati in Italia: l’allerta Rasff

Polonia e Romania hanno attivato il Sistema rapido di allerta europeo (RASFF) avvisando le autorità sanitarie dei diversi Paesi europei circa la potenziale crescita di Clostridium botulinum in vari cibi preparati, prodotti in Italia e commercializzati anche in Polonia e Romania.

Attualmente le informazioni sulla distribuzione non sono ancora disponibili sul sito del dicastero della salute.

Il motivo del ritiro è, in particolare, una “potenziale crescita di Clostridium botulinum in vari cibi conservati dall’Italia”.

Nell’avviso 2078.2017 del 1 dicembre però, si parla solo di “vari cibi conservati” senza che siano stati comunicati nè il produttore nè il distributore in Italia.

In attesa che il Ministero della salute comunichi sul suo sito web, nella sezione “Avvisi di sicurezza” la provenienza dei piatti e spuntini preparati in questione con la corretta identificazione del prodotto, si coglie l’occasione per ricordare che è sempre bene prestare attenzione quando si apre una confezione di cibi conservati.

Botulino in piatti e spuntini: alto il rischio di botulismo

Il botulismo è una malattia paralizzante causata da una tossina prodotta dal batterio Clostridium botulinum.

 

Il botulismo alimentare può colpire individui di tutte le età e non è trasmissibile da persona a persona.

I sintomi solitamente si manifestano molto rapidamente, da poche ore a pochi giorni dall’ingestione della tossina (6 ore – 15 giorni).

Tuttavia, mediamente, il periodo di comparsa dei sintomi è compreso tra le 12 e le 36 ore.

Le persone che hanno ingerito la tossina sperimentano tutti i sintomi tipici di una paralisi neurale: annebbiamento e sdoppiamento della vista, rallentamento e difficoltà di espressione, fatica nell’ingerire, secchezza della bocca, debolezza muscolare che dalla parte superiore del corpo, spalle e braccia, passa agli arti inferiori, con paralisi successiva.

Nei casi più severi, la paralisi dei muscoli coinvolti nella respirazione necessita che venga instaurata una respirazione assistita (ventilazione meccanica).

 

Il botulismo si può manifestare con sintomi piuttosto simili a quelli di altre condizioni, come la sindrome di Guillain-Barré o l’infarto.

Per appurare la natura della malattia, oltre a test che verificano la capacità conduttiva dei nervi, il fluido spinale e la scansione cerebrale, è necessario identificare la tossina nel siero o nelle feci del paziente con test immunologici o isolando direttamente l’agente patogeno.

Ogni caso identificato di questo tipo di botulismo, infatti, costituisce una emergenza di salute pubblica e un problema di sicurezza alimentare: esiste, infatti, il rischio concreto che il cibo contaminato, sia di preparazione domestica che industriale, possa venire consumato da molte persone.

È necessario, quindi, ritirarlo immediatamente dal mercato o dalle dispense.

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