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“Sistema Cariello”: Gerardo Motta indagato per corruzione: 20mila euro da spiegare

L’indagine sul “sistema Cariello“, che ha portato al terremoto giudiziario su Eboli e all’arresto – tra gli altri – del sindaco Massimo Cariello, si allarga. E coinvolge anche l’imprenditore Gerardo Motta, candidato sindaco di Battipaglia alle elezioni comunali del 2016 (sconfitto al ballottaggio da Cecilia Francese) e a quelle del 2009 (sconfitto al ballottaggio da Giovanni Santomauro).

Gerardo Motta indagato per corruzione

Motta è indagato per l’ipotesi del reato di corruzione, nella variante del quater dell’articolo 319 del codice penale. Tutto ruota intorno ad una somma di 20mila euro che sarebbero stati versati da Gerardo Motta. A chi sarebbero andati questi soldi e perché dovrà spiegarlo il diretto interessato agli inquirenti. Secondo questi ultimi, i soldi sarebbero finito nelle mani dello stesso Cariello, che aveva da tempo rapporti con Motta a causa di una interpretazione del regolamento delle superfici in area Pip di Eboli. In quella zona hanno sede le aziende che fanno riferimento a Motta e che – pare – avrebbero dovuto versare al Comune 70mila euro in più del previsto proprio per il suddetto regolamento.

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La questione del regolamento in area Pip di Eboli

Si stava cercando una soluzione per ridurre la cifra che Motta (le sue società) avrebbe dovuto versare e gli inquirenti hanno intercettato dei colloqui tra lo stesso imprenditore e Cariello. In una delle intercettazioni, il sindaco afferma che “la situazione quando la riusciamo… perché già io mi sono speso per quella cosa”.

Le intercettazioni

La richiesta aveva sempre lo stesso giustificativo: iniziative, feste da fare, associazioni da aiutare. Motta fa resistenza e afferma che “sto già 6mila euro fuori e tu sai quando me li devono portare…”, riferendosi a denaro che qualcuno avrebbe dovuto dargli per qualche motivo.

Cariello risponde: “non mi inguaià, io tengo due casi urgenti, per uno sono andato io a prendelri in banca, ja fammelo ‘sto miracolo per questa settimana, io mi fido di te, se dici sì è sì come hai sempre fatto…anche perché io non posso piglià assegni ma a uno ce l’ho detto che sei tu e mò ad un altro non glielo posso dire, devo pure fare una ricevuta…”
Motta dice a Cariello: “mi raccomando mò, se esce fuori che io ho dato 100 euro, a me non mi devi mettere in mezzo, mi fai passà nu guaio”.

E tutti e due ora sono indagati.

 

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