Carte di credito clonate, i dettagli dell’operazione “Happy Days”
[titolo_paragrafo]Le somme accumulate [/titolo_paragrafo]
Le somme accumulate sui conti correnti delle società “di comodo” venivano, infine, prelevate direttamente in contanti allo sportello, oppure trasferite ancora una volta, tramite bonifico, sui conti correnti – anche all’estero – questa volta intestati agli indagati.
Alle perquisizioni hanno preso parte anche i Finanzieri del Nucleo Speciale Tutela Privacy e Frodi Tecnologiche di Roma, reparto del Corpo deputato alle investigazioni tecnologiche.
Con il loro contributo, il materiale informatico ed elettronico sottoposto a sequestro, acquisito con tecniche di digital forensics, potrà essere approfonditamente esaminato, soprattutto nella prospettiva di risalire alle migliaia di soggetti truffati, per consentire loro di avanzare le richieste di risarcimento. A parte alcune denunce sporte dai titolari delle carte clonate, infatti, la gran parte di essi risulta ignara del raggiro subito, in quanto gli indagati riuscivano pure a modificare il numero telefonico di recapito degli “alert” della banca di appoggio