Cronaca

Conti correnti svuotati per non pagare le tasse: maxi-sequestro a Cava de’ Tirreni

Cava de' Tirreni, sequestro di soldi per tre indagati: svuotavano conti correnti per evitare di pagare le tasse

Maxi sequestro di soldi nei confronti di tre indagati a Cava de’ Tirreni. In particolar modo, la Guardia di Finanza di Salerno ha eseguito un decreto di sequestro preventivo emesso, su richiesta della Procura di Nocera Inferiore, dal G.I.P. del Tribunale nei confronti di tre persone, accusate di sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte.

L’intervento è scaturito dagli esiti di indagini pregresse, avviate nell’anno 2017, sulla base di alcune segnalazioni di operazioni sospette, inerenti il rilevamento di movimentazioni anomale di capitali da parte di una degli indagati, sulla posizione della quale è stata poi avviata una verifica fiscale.

Cava de’ Tirreni, sequestro di soldi per tre indagati

Nel corso degli approfondimenti, le Fiamme Gialle di Cava de’ Tirreni hanno così accertato una serie di operazioni bancarie e di altre condotte fraudolente attraverso le quali, nel tempo, una donna, debitrice nei confronti del Fisco per diverse centinaia di migliaia di euro, con l’aiuto della sorella e del figlio, svuotava i propri conti correnti, in modo da scongiurare qualsiasi possibilità di riscossione coattiva e da ostacolare in ogni caso eventuali azioni di recupero crediti da parte dell’Erario.

Le indagini

Tra gli altri elementi è stata accertata la presenza anche di svariati assegni circolari – tutti d’importo elevato – emessi a più riprese all’ordine del figlio, ma sistematicamente annullati e/o estinti in un secondo momento (verosimilmente, quando veniva meno il “timore” di accertamenti da parte dell’Agenzia delle Entrate) e fatti rientrare nella propria disponibilità. 43 di essi, per un valore totale di 340mila euro, opportunamente occultati, sono stati rinvenuti proprio durante le attività di perquisizione domiciliare.

Su delega della Procura, i Finanzieri hanno così proceduto, nei confronti dei tre cavesi coinvolti, al sequestro di disponibilità finanziarie per complessivi 615 mila euro, fino al raggiungimento del quantum stabilito quale ammontare del profitto del reato.

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