Cronaca

Cava de’ Tirreni, favori in cambio di voti: chiesto il processo per due ex assessori

Due ex assessori di Cava de’ Tirreni rischiano il processo per favori in cambio di voti in occasione delle elezioni del 2010: si tratta di Alfonso Carleo e Napoleone Cioffi.

Nei guai due ex assessori di Cava de’ Tirreni

Il pm Antimafia, Vincenzo Montemurro, ha chiesto il rinvio a giudizio per due ex assessori per alcune commesse pubbliche in cambio di voti. Si tratta di Alfonso Carleo e di Napoleone Cioffi, indagati per le elezioni amministrative del 2010 a Cava de’ Tirreni.

Secondo la ricostruzione dell’inchiesta, Carleo avrebbe offerto e promesso committenze pubbliche a Michele Russo, amministratore della società cooperativa «Libera» e deceduto tra l’altro nel 2018. L‘ex assessore Cioffi invece è finito nei guai per aver omesso di redigere e inoltrare segnalazione su illecito edilizio commesso da un ristoratore: insieme a lui c’è anche la funzionaria Francesca “Ivana” Milione.

Il numero degli indagati è però più largo, infatti, il prossimo maggio si presentaranno al Tribunale di Salerno altre 14 persone: i dipendenti comunali Antonino Attanasio, Gianluigi Accarino e Carmine Vitale che devono rispondere di abuso d’ufficio e turbata libertà degli incanti.

Secondo le accuse, Carleo e i dipendenti comunali avrebbero permesso alla società di Russo di poter compiere lavori di rifacimento a un muro di sostegno di una strada, senza procedure dui gara e di formale aggiudicazione dei lavori, poi avvenuta solo nel 2012 mentre i lavori (per circa 41mila euro) sarebbero stati effettuati tra gennaio-febbraio 2012.

Il tutto sarebbe poi stato attestato falsamente tramite una determina. Intanto, alla cooperativa furono liquidati ben 50mila euro di lavori a prefabbricati leggeri di proprietà del Comune di Cava de’ Tirreni.

 

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