Economia

Comparare i compara prezzi? Ecco come

I comparatori di prezzi e tariffe sono servizi molto popolari tra gli acquirenti digitali. Non tutte le piattaforme però funzionano allo stesso modo, ed è possibile anche mettere a confronto i compara-prezzi, al fine di scegliere i migliori per le proprie esigenze

I comparatori di prezzi e tariffe sono ormai diffusi tra la gran parte dei consumatori e degli utenti di e-commerce: negli ultimi anni il traffico verso queste piattaforme è aumentato in modo esponenziale, arrivando a una crescita del 63 per cento in poco tempo. In alcuni ambiti, come il comparto farmaceutico, il balzo in avanti è stato addirittura del 124 per cento tra il 2021 e il 2022 (dati Idealo).

Non tutti i portali di comparazione, che oggi sono divenuti via via più settoriali, sono però uguali tra di loro, visto che molte piattaforme, o app, possono offrire diverse funzionalità, oltre a quella di paragonare i migliori prezzi della Rete rispetto a un tipo di prodotto o servizio.                           L’evoluzione dei compara-prezzi, di pari passo con la digitalizzazione e il boom dell’e-commerce, ha iniziato infatti a trasformare i siti improntati sullo stile del micromotore di ricerca in delle piattaforme polifunzionali, che includono recensioni o link diretti alle pagine aziendali, al fine di concludere la compravendita o l’adesione all’offerta.                                                 In poche parole, dal semplice confronto dei prezzi i comparatori assolvono alla funzione di intermediario tra l’impresa digitale e l’utente finale.

Tipi di comparatori a confronto

L’esigenza di risparmiare nell’acquisto di un prodotto o nella spesa per l’abbonamento a un servizio digitale, unita all’importanza della qualità del bene o del contenuto, ha portato i consumatori verso la pratica della comparazione, che di per sé, nella sua forma più semplice, riguarda soltanto la questione “prezzo”. Ad esempio, se si vuol vedere il costo di un paio di scarpe firmate, di un certo brand, i comparatori aggregano i prezzi presenti in quel momento sul web, e li segnalano all’utente finale. Come si è detto, il ruolo è quello del mini-motore di ricerca, che evita le lungaggini del search manuale.

Tuttavia, come si vede anche dalle pagine di Trustpilot (https://it.trustpilot.com/review/comparatore.it) , i siti di comparazione possono assolvere a varie altre funzioni. Ad esempio, siti di prenotazione di alberghi e alloggi vacanze come TripAdvisor e Airbnb sono anche dei portali di recensioni degli utenti della community, mentre app come “Dove conviene” sono dei veri e propri aggregatori di volantini in formato digitale.

Nel caso dei servizi digitali, poi, le piattaforme di comparazione possono assumere le funzionalità più disparate: ad esempio, un sito come “Mutuisupermarket” viene catalogato come comparatore ma anche come broker di mutui e consulente finanziario, mentre, nel caso del gioco legale a distanza, i confronti tra operatori possono essere legati alla tipologia delle promozioni, come nella pagina https://scommesse.io/migliori-bonus/, oppure alle forme di pagamento accettate dai bookmakers, visibili in altre pagine affini. In altri casi ancora, come “Switcho”, in relazione alle utenze domestiche, i siti di comparazione aiutano gli utenti nella migrazione e nelle pratiche burocratiche connesse ai vari passaggi, mentre “Iospedisco.it” e “Paccofacile.it” uniscono al confronto delle tariffe anche il servizio di spedizione pacchi. Da “Dott Spot” per il coworking e l’affitto di locali e uffici, a “Aste Motori” per le aste automobilistiche, siti come Trustpilot danno ampio spazio alla recensioni dei comparatori da parte degli utenti che hanno utilizzato i vari servizi, i quali esprimono il proprio parere tramite il rating (le famose “stelline”) oppure le proprie recensioni/esperienze in forma testuale.

In questo modo gli utenti sono agevolati nella scelta del servizio al quale rivolgersi, a seconda, ad esempio, che abbiano bisogno di assistenza sulle attivazioni delle utenze, di utilizzare un coupon con codice sconto in via diretta, o semplicemente di ottenere informazioni specializzate su alcuni beni.

Nel caso dei prodotti di largo consumo, o dei servizi più diffusi come i viaggi, i trasporti aerei, l’entertainment online, piattaforme come Idealo sono multicategoria, e funzionano tramite il meccanismo dell’affiliazione di aziende partner, che, ad oggi, sono circa 30 mila, con oltre 130 milioni di offerte giornaliere. Gli utenti svolgono un ruolo attivo di recensori, mentre i collaboratori segnalano eventuali ribassi di prezzo.

 Non solo: portali come Idealo e affini possono essere certificati come “comparatori verificati” da enti di certificazione internazionali.

Il criterio della trasparenza

Anche il legislatore, infine, è intervenuto sulla necessità di garantire un servizio di comparazione dei prezzi improntato sulla trasparenza verso il consumatore finale. Il Consiglio dei Ministri, nello specifico, ha di recente recepito la direttiva europea 2019/2161, introducendo degli obblighi in capo ai comparatori.

Nello specifico, devono essere rivelati i criteri di classificazione delle varie offerte, ma deve anche essere espresso in modo chiaro se esiste un accordo commerciale tra la piattaforma e l’azienda eventualmente affiliata, sempre al fine della tutela del consumatore.

Anche le recensioni degli utenti della community sono al centro di questo aggiornamento del Codice del Consumo, come si apprende anche dal sito del Codacons (https://codacons.it/consumatori-saldi-siti-di-comparazione-recensioni-online-e-secondary-ticketing-ecco-tutte-le-novita-del-decreto-approvato-dal-governo/).

Quando un comparatore svolge anche la funzione di piattaforma di “rating”, infatti, ci si deve poter assicurare che chi lascia un parere o attribuisce un punteggio a un prodotto abbia effettivamente acquistato quel bene.

Redazione L'Occhio di Salerno

Redazione L'Occhio di Salerno: comunicati stampa, notizie flash, contributi esterni del giornale

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