Cronaca

Coronavirus a Sarno: altri tre tamponi positivi, contagiate due donne e un medico

Coronavirus a Sarno: altri tre tamponi positivi, contagiate due donne e un medico dell’ospedale Martiri del Villa Malta. Ecco la nota del sindaco.

Altre tre contagi da coronavirus a Sarno

A Sarno di sono altri tre casi di coronavirus. Sono infatti risultati positivi al test del tampone due donne e un uomo. Quest’ultimo è un medico ortopedico dell’ospedale Martiri del Villa Malta che risiede presso il comune di Sant’Egidio del Monte Albino. È stato trasferito al Cotugno di Napoli.

Le due donne invece sono rispettivamente la moglie del 38enne ricoverato da ieri presso l’ospedale Umberto I di Nocera Inferiore e una 47enne che attualmente si trova in gravi condizioni presso il nosocomio sarnese.

La nota del sindaco Canfora

A comunicazione la notizia è stato il sindaco di Sarno, Giuseppe Canfora, il quale non ha potuto fare altro che confermare questi tre nuovi casi.

“Anche oggi contiamo, purtroppo, dei risultati positivi al Covid 19

Abbiamo l’esito positivo di due tamponi effettuati su due nostri concittadini, ed un altro tampone di un medico ortopedico dell’ortopedia del Martiri del Villa Malta.

Siamo in attesa di ulteriori risultati, abbiamo proceduto ad isolamenti e quarantene.

Esprimo la mia profonda vicinanza e solidarietà.

Ora più che mai è necessario uno slancio convinto della comunità intera.
Non sono ammesse scuse, non sono ammesse giustificazioni.

Nonostante la grande risposta generale della città, abbiamo ancora chi non assimila la regola generale di RESTARE IN CASA.

Non si può andare in altre abitazioni, anche se di nostri amici e familiari. Non è il tempo di farsi visita.

Non si può pensare di far giocare i bambini tutti insieme, seppur all’aria aperta. Non è il tempo di creare condizioni di rischi e contagio

Si deve stare nel proprio nucleo familiare che è già di convivenza.
Comprendo la sofferenza di questo momento, io stesso ho le mie figlie lontane da casa.
Ma dobbiamo essere lucidi, questa distanza ci aiuterà a ritrovarci e riabbracciarci il prima possibile.
Dobbiamo tenere duro.

Si esce solo per necessità di salute, lavoro, beni primari.”

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