Cronaca

Salerno: duro colpo alla camorra, dall’estorsione al racket della prostituzione

SALERNO. L’operazione “Omnia”, scattata questa mattina all’alba e condotta dai carabinieri di Battipaglia, Bellizzi, dei comuni Picentini e della Valle del Sele conta ben 93 affiliati del clan Pecoraro – Renna. 23 in carcere, uno dai domiciliari e 69 sotto indagine il bilancio del blitz portato a termine dal corpo dell’Arma. Scacco ad uno dei clan predominanti sul territorio della provincia di Salerno: dal monopolio del settore ortofrutticolo allo spaccio di stupefacenti, fino ad arrivare al racket della prostituzione i palmares degli individui bloccati questa mattina dai militari sono impressionanti.

La cosca Pecoraro-Renna aveva affondato le proprie radici su tutto il territorio, arrivando a vantare un business di diversi milioni di euro. Un vero e proprio monopolio che il clan non esitava a mantenere grazie al pugno di ferro. Chiunque osava ribellarsi veniva aggredito, più volte si è addirittura arrivati alla gambizzazione di coloro individuati come “ribelli” o “fastidiosi”. Forte anche la presenza sul mercato della droga: una gestione quasi militare delle piazze di spaccio, le mani dei Pecoraro-Renna erano arrivate su quasi tutti i comuni del salernitano. La merce veniva acquistata da Torre Annunziata o fatta arrivare direttamente dalla Spagna, per poi essere smerciata su Salerno, Bellizzi, Pontecagnano, Olevano sul Tusciano, Battipaglia, Acerno e Montecorvino Rovella. Anche qui qualsiasi potenziale minaccia o fastidio veniva convinta a tacere con metodi brutali o eliminata.

La cosca prendeva i propri fondi da attività minori, da furti e rapine al racket della prostituzione con un albergo lungo la litoranea di  Pontecagnano nel quale venivano sfruttare prostitute provenienti dall’Est Europa, che dovevano pagare al clan 50 euro al giorno di fitto e 30 euro per cliente ospitato.

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