Cronaca

Scafati: «Lello Granata non poteva essere salvato», ma il medico legale annuncia battaglia

SCAFATI. Nuovi risvolti nel caso Lello Granata, 38enne scafatese morto il 12 marzo scorso a seguito di due arresti cardiaci. La perizia ha depositato la relazione confermato che «Lello Granata non poteva essere salvato», il figlio del presidente di Scafati Solidale Andrea Granata morì per una “Mof da stato settico in paziente cirrotico”.

Ma i familiari, ed il medico legale Antonio Sorrentino sono pronti ad annunciare battaglia: «Questo caso mi ha coinvolto umanamente – dice Sorrentino –. Sarò molto agguerrito, io sono una persona onesta e tignosa perché ci si confronta con un omicidio colposo. Sono state disattese tutte le procedure mediche possibili visto che ci si trovava di fronte a un paziente cirrotico. Qui siamo al degrado delle cognizioni mediche: quello che è accaduto a Granata è una situazione indegna: la giustizia è una virtù cardinale».

Se i due medici, Andrea Inserra e Massimo Vicidomini, avessero rispettato le procedure, Granata poteva salvarsi: «Si sarebbe salvato se avesse effettuato una emodialisi – conclude –, depositerò la mia relazione di parte nella quale sosterrò la mia tesi».

Fonte: La Città

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