Cronaca

Eboli, sito di compostaggio nell’area Pip: affidata la gestione

EBOLI. È la “Atzwanger spa” la società che è riuscita ad aggiudicarsi il controllo dell’impianto di compostaggio nell’area Pip.

Sarà quindi questa società, dopo una gara partita lo scorso gennaio e tante polemiche e ricorsi ancora pendenti, da parte delle altre società in gara, ad occuparsi della gestione dell’impianto di compostaggio per il trattamento delle frazioni organiche provenienti dalla raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani.

L’affidamento stabilito dal bando emesso dal Comune durerà tre anni, secondo quanto riporta La Città, per un ammontare complessivo di 5,9 milioni.

Gestione sito di compostaggio nell’area Pip: l’asta

Un affidamento che è stato fatto con un ribasso, praticato dalla Atzwanger, sulla base d’asta fissata pari all’82%.

La società, infatti, a fronte di una gara che fissava per ogni tonnellata di rifiuti prodotti dalla città di Eboli (stimati in complessive 4.600 tonnellate l’anno, di cui 4.400 di frazione organica e 200 di frazione strutturante) un prezzo di 50 euro, è riuscita a formalizzare un’offerta di 9 euro a tonnellata. L’82% in meno, appunto.

Uno “sconto” record, dunque.

«I ritardi nella gara di appalto per l’affidamento della gestione dell’impianto – spiega Giuseppe Barrella, responsabile del settore urbanistica ed edilizia – sono stato provocati dagli adempimenti burocratici derivati dall’esclusione di due ditte che hanno fatto ricorso al Tar.

Il Tribunale d’altra parte, ha impiegato più tempo del dovuto nella definizione del contenzioso e, ad oggi, ancora non abbiamo notizie degli esiti dei ricorsi.

Pertanto era indispensabile procedere con la definizione della gara perché ulteriori ritardi avrebbero gravato sulle casse comunali ingiustificatamente.

Basti pensare che fino ad oggi l’Ente ha pagato 93,05 euro per tonnellata di umido per un costo annuo pari a 400mila euro. Con la nuova gestione dell’impianto affidata alla Atzwanger, il nostro comune risparmierà centinaia di migliaia di euro: ogni tonnellata, infatti, costerà solo 9 euro.

Senza contare l’effetto economico del ristoro ambientale che la ditta dovrà corrispondere all’Ente».

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