Curiosità

Festa della Donna: origini e storia della ricorrenza

Una giornata in cui ricordare le conquiste sociali e politiche delle donne, un’occasione per rafforzare la lotta contro le discriminazioni e le violenze. Ma da dove nasce questa ricorrenza?

Festa della Donna: le origini e la storia della ricorrenza

La giornata internazionale della donna nasce come idea nel lontano febbraio 1909 negli Stati Uniti, su iniziativa del Partito Socialista Americano. L’anno successivo, nel 1910, la proposta fu accolta da Clara Zethin a Copenaghen, nel corso di una Conferenza internazionale delle donne Socialiste.


Clara Zetkin
Clara Zetkin

Perchè proprio l’8 marzo?

Dai documenti ufficiali del Congresso ancora non sono chiare le motivazioni per cui fu scelta proprio quella data. Fino al 1921 ogni Paese scelse giorni differenti per la celebrazione. Nel corso della Seconda conferenza delle donne comuniste, tenuta a Mosca nel 1921, fu proposta e approvata una data unica per le celebrazioni.


 

 

Manifesto tedesco relativo alle locali manifestazioni della Giornata della Donna dell'8 marzo 1914, la cui richiesta principale era il diritto di


 

Falsi storici o realtà?

Alcune tradizioni narrano che la Festa della Donna sia stata istituita nel 1908 in memoria di un drammatico accaduto a New York, nel 1857, quando alcune operaie persero la vita a causa di un incendio. Questa tradizione ancora oggi è tra i luoghi comuni più diffusi quando si fa riferimento alla Festa della Donna. 

I fatti però sono andati diversamente: sembra che la fabbrica fosse inesistente, e che un episodio analogo avvenne, ma nel mese di febbraio.

Il simbolo della Festa della Donna in Italia: la mimosa

La scelta della mimosa come simbolo della Festa della Donna risale al 1946, quando alcune organizzatrici delle celebrazioni a Roma cercarono un fiore di stagione economico. E quale fiore migliore se non una mimosa?

Il femminismo in Italia

L’8 marzo 1972 la giornata della donna a Roma si tenne in piazza Campo de’ Fiori: vi partecipò anche l’attrice statunitense Jane Fonda, che pronunciò un breve discorso di adesione, mentre un folto reparto di polizia era schierato intorno alla piazza nella quale poche decine di donne manifestavano con cartelli chiedendo la legalizzazione dell’aborto e la liberazione omosessuale.


Manifestazione femminista italiana del 1977


Il matrimonio venne definito prostituzione legalizzata e circolò un volantino che chiedeva che non fossero lo Stato e la Chiesa ma la donna ad avere il diritto di amministrare l’intero processo della maternità.

Quelle scritte furono giudicate intollerabili e la polizia, senza lo squillo di tromba previsto, caricò, manganellò e disperse le pacifiche manifestanti. In molte città d’Italia sono stati intitolati all’8 marzo strade e giardini.

 

 

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