Gatti usati come “carburante” per dare vita agli incendi che da giorni tormentano l’area Vesuviana. In particolare tali macabri rinvenimenti sono stati fatti in via Montagnelle, a Torre del Greco.
Sull’argomento interviene anche Paolo Bernini, parlamentare del Movimento 5 Stelle: «il quadro di queste ore che ho appena trascorso sul territorio Vesuviano dimostra che non esiste un adeguato piano di emergenza e di azione per episodi come questo e che, ogni intervento di messa in sicurezza dei cani dei canili e randagi che, secondo la legge, sono invece di responsabilità del Sindaco, sono, di fatto, demandati ai volontari delle associazioni».
Ha dichiarato il portavoce pentastellato, che prosegue: «la situazione apocalittica che ho potuto verificare ieri con i miei occhi dimostra che siamo di fronte ad un chiaro disegno criminoso di distruzione di tutta l’aria Vesuviana e della sua preziosa biodiversità e che per essere messo a segno, parrebbe aver utilizzato anche gatti vivi cui viene dato fuoco come innesco dell’incendio.
Ho appreso questa notizia dagli organi di stampa e, per questo, ho provveduto immediatamente a chiedere informazioni al Comando dei Vigili del fuoco perché se tale notizia venisse confermata, ci troveremmo di fronte a dei veri mostri, pericolosi evidentemente oltre che per gli animali e per tutta la biodiversità, anche per le altre persone.
Tali gravissimi e criminali episodi maturano anche grazie alla totale assenza dello Stato e delle Istituzioni sul territorio, dove se la pianificazione di interventi di emergenza è un miraggio, lo sono anche la prevenzione e la gestione adeguata. Ho chiesto quindi, anche tramite una interrogazione Parlamentare, in che modo il Governo intenda finalmente intervenire, garantendo un sistema di prevenzione, pronto intervento e di azione con sufficienti mezzi e nel rispetto delle norme.
Si spendono milioni di euro per aerei da guerra ma non si investe su mezzi e uomini necessari in questi casi per difendere le persone, gli animali e l’ambiente. Ambiente e animali sono le principali vittime di una scellerata e incompetente gestione locale e nazionale che, come mai prima d’ora nella storia del nostro Paese, ha raggiunto livelli di inciviltà e di totale indifferenza. Con questo episodio si sono distrutti patrimoni dello Stato e che appartengono a tutti i cittadini».