Inchiesta

La spiaggia maledetta delle Saline, numerosi morti in pochi anni

CENTOLA. La spiaggia maledetta. Così potrebbe essere ribattezzata la fascia delle Saline, una delle spiagge più pericolo del Cilento. Quella di Pasquale è solo l’ultima delle morti per annegamento. Tanti, troppi, sono i giovani che hanno perso la vita a causa della potenza del mare. Ma si sa, “il mare è traditore”, non bisognerebbe mai voltargli le spalle.

Eppure, ancora una volta, è accaduta una tragedia. La stessa che nel 2007 ha portato alla morte Pietro Maggiolini, un 26enne originario di Brindisi, lanciatosi in acqua per salvare le sue amiche. La causa è la stessa: le forti correnti che impediscono di tornare a riva.

Proprio come accaduto 11 anni fa. Anche in quell’occasione il bagnino aveva avvertito: il mare è troppo agitato, bandiera rossa. Rossa, come il colore del sangue, della tragedia che si è consumò in pochi minuti, sotto lo sguardo sconvolto dei presenti.

E ancora: 11 agosto 2013. Giuseppe Paladino, noto avvocato di Sala Consilina perse la vita dopo essersi tuffato in mare per salvare alcuni bagnanti. Non sono le uniche tragedie queste.

Il 15 luglio dello scorso anno, nello specchio d’acqua antistante la spiaggia delle Saline un 60enne morì annegato a causa di un malore, appena entrato in acqua. Insomma, una spiaggia tanto bella quanto dannato.

Perché si sa, spesso da giovani ci si sente invincibili e poco importa se in spiaggia c’è la bandiera rossa, poco importa del divieto di balneazione o dei rimproveri dei bagnini. A Palinuro sono troppe le tragedie e ancora una volta, la spiaggia delle Saline conquista il più triste dei primati.

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