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«Liste di Forza Italia deboli a Salerno. Impegno per non uscire con le ossa rotte». Parla Amatruda

«Le liste di Forza Italia a Salerno potevano essere fatte meglio. E la candidatura del figlio di Vincenzo De Luca, Piero, è un’altra dimostrazione di un sistema di potere». Gaetano Amatruda, vice coordinatore provinciale di Forza Italia non le manda certo a dire.

«Liste di Forza Italia deboli a Salerno»

In merito alle elezioni politiche del 4 marzo, Amatruda afferma che «in Campania ci sono liste straordinarie grazie a Napoli e Caserta, ma non a Salerno. Io ho fatto una battaglia per il rinnovamento, ma non sono stato ascoltato. Ora non è comunque il momento delle polemiche, ma della responsabilità.

A Salerno le liste di Forza Italia sono più deboli rispetto al resto della Regione e quindi servirà impegno per non uscirne con le ossa rotta. Dobbiamo evitare il rischio del populismo grillino e che il sistema di potere del Pd, che sta inquinando i nostri centro, arrivi con più forza a Roma.

Sono fiducioso. Alla fine gli uomini liberi faranno sentire la loro voce».

La candidatura di Piero De Luca

In merito alla candidatura nel Pd di Piero De Luca, figlio del governatore regionale Vincenzo De Luca, presente che nel collegio uninominale di Salerno e nel listino proporzionale di Caserta, Amatruda è critico: «nel Pd non c’è democrazia, ma solo un sistema di potere. Piero è candidato alla Camera dei Deputati, Roberto De Luca come futuro sindaco di Salerno. Non contesto l’idea dei figli in politica – è nobile seguire l’arte dei padri – ma contesto l’uso del potere, delle istituzioni, i sotterfugi.

Immagino i giovani costretti a lasciare Salerno, le famiglie che fanno sacrifici per far studiare i propri figli all’università. Il messaggio che passa è quello di un percorso privilegiato per i figli di De Luca, tipico del sistema deluchiano. Il modello va abbattuto».

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