Curiosità

Migliora la tua comunicazione di marca con tecniche di neuromarketing

Catturare l’attenzione del pubblico è probabilmente una delle maggiori sfide che devono affrontare gli esperti del marketing.

Si sente spesso parlare di copywriting e dell’importanza che quest’ultimo assume nella comunicazione aziendale e in pubblicità. Quello che forse non tutti sanno è che per dar vita a messaggi persuasivi è necessario dominare anche un’altra arte: la psicologia.

Dalla fusione tra il marketing e la neuroscienza nasce il neuromarketing, una delle metodologie più innovative ed incisive nel processo di persuasione, capace di rendere efficace la comunicazione di marca.

Se ti incuriosisce sapere in che modo il neuromarketing influisce sulle decisioni di acquisto del consumatore o semplicemente sei alla ricerca di consigli per un copy di successo, resta connesso e ti sveleremo i trucchi.

L’importanza dell’impatto emotivo

L’impatto emotivo provocato dai messaggi promozionali sul cervello umano è uno degli aspetti essenziali del neuromarketing. Il nostro cervello tende a reagire agli stimoli prodotti dai contenuti che visualizziamo. L’uso consapevole di parole cariche di emotività aumenta l’attenzione dell’utente e garantisce un ricordo più duraturo, il che si traduce in un messaggio efficace.

Ti stai chiedendo quali tecniche di scrittura emotiva utilizzare per un copywriting di successo?

Eccone alcune:

  • uso di metafore e similitudini, per un testo più vivido e verosimile
  • narrazioni che coinvolgono direttamente l’utente e suscitano empatia
  • domande che stimolino la riflessione personale

Attenzione e concentrazione

Abbiamo già accennato all’obiettivo del copywriting, che è quello di comunicare in maniera incisiva ed efficace.

Il neuromarketing ha dimostrato che esistono determinati schemi visivi e strutturali in grado di attirare l’attenzione del lettore e migliorare la sua concentrazione. Tra questi, l’uso di bullet points o l’inserimento strategico di immagini grafiche che arricchiscono e completano il testo, oltre ovviamente a stimolare l’interesse dell’utente.

Maggiore leggibilità, maggior engagement

Lo abbiamo già detto sopra, ma lo ripetiamo: il messaggio deve essere breve e incisivo!

Non è un mistero che la nostra soglia di attenzione è piuttosto ridotta, pertanto un buon copywriting farà uso di frasi concise e paragrafi brevi. Anche il ricorso al grassetto e al corsivo costituisce un ottimo metodo per enfatizzare i concetti chiave su cui desideriamo che si centri l’attenzione del lettore.

Ripetitivo ma non invasivo

Il neuromarketing ci insegna che la forma in cui vengono strutturati i messaggi fa sì che questi rimangano o meno impressi nella memoria implicita del consumatore. Elementi come la ripetizione di slogan o l’inserimento di jingle sono tecniche che, se ben impiegate, possono rendere un brand facilmente riconoscibile e memorizzabile.

Non dimentichiamo, però, che il copywriting è pur sempre un’arte, pertanto la ripetizione dovrà essere creativa e non stancare.

E perché non utilizzare anche allitterazioni e rime per rendere il testo piacevole all’orecchio?!

Stimolo all’acquisto

L’obiettivo finale del copywriting è spingere il lettore verso la decisione d’acquisto. La forma in cui il neuromarketing fa leva sui trigger emotivi permette di guidare facilmente il consumatore verso tale decisione.

Ti suonano familiari le parole “scarcity” e “urgency”? Si tratta di termini usati con frequenza in marketing per indicare quel senso di urgenza che stimola il cliente all’azione dell’acquisto.

È evidente che l’impiego del neuromarketing nel copywriting conduce a una comprensione più profonda delle dinamiche umane alla base delle decisioni di consumo e mette a disposizione dei marketer tecniche che permettono loro di trasformare ogni messaggio in un potente strumento di comunicazione in grado di influire sul pubblico.

Insomma, nel marketing le parole sono importanti, ma le emozioni lo sono ancora di più!

Redazione L'Occhio di Salerno

Redazione L'Occhio di Salerno: comunicati stampa, notizie flash, contributi esterni del giornale

Articoli correlati

Pulsante per tornare all'inizio