Il Ministero dei Beni Culturali via dal Museo Diocesano di Salerno

SALERNO. Il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo – per il tramite del Direttore Regionale Gregorio Angelini – ha comunicato l’intenzione di andare via dal Museo Diocesano di Salerno (bene di proprietà della Curia).
Nella nota del direttore Angelini inviata ai sindacati si legge che: “La progressiva riduzione delle risorse destinate al funzionamento ed ai consumi intermedi ha reso ormai non più sostenibile la gestione di una pluralità di sedi di servizio, in particolare quelle non in consegna al Ministero, ancorché rappresentino una eredità di politiche di tutela e valorizzazione positive nate in particolare a seguito del terremoto del 1980”.
«Non bisogna disperdere le risorse professionali del personale – sottolinea dal canto suo Michele Faiella, dirigente della Cisl Fp Beni Culturali di Salerno – rischiando di perderle a favore di altri siti come Pompei o Paestum. Un ragionamento sulla città di Salerno e come utilizzare detto personale si può sempre tentare di fare. Non dimentichiamoci che proprio di recente è stato acquisito dallo Stato il complesso monumentale di San Pietro a Corte, ubicato proprio nel centro storico di Salerno e a poche centinaia di metri dal Duomo e dallo stesso Museo Diocesano. Monumento, tra l’altro, in previsione anche dell’eventuale riconoscimento dell’Unesco come Patrimonio dell’Umanità. Attualmente il sito viene aperto solo nel fine settimana con orari limitati e secondo modalità contingentate (. La definizione di alcuni servizi, ma su questo la Soprintendenza BAP ha già instaurato un discorso con lo stesso comune di Salerno, potrebbe consentire l’apertura totale del complesso per tutto l’arco della giornata utilizzando, quindi, il personale proveniente dal Museo Diocesano. Nei prossimi giorni, la Cisl Fp organizzerà un incontro con i lavoratori e formalizzerà ufficialmente la proposta al Direttore Regionale Gregorio Angelini».

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