Cronaca

Nocera, giallo sulla donna morta: aveva 500mila euro

NOCERA INFERIORE. La storia era rimasta nel dimenticatoio per anni, nonostante fosse passata in mano ad almeno tre sostituti procuratori. Stessa sorte le centinaia di lettere inviate ai magistrati dall’unico parente dell’anziana, con le quali furono messi nero su bianco elementi che delineavano i contorni dell’inquietante vicenda.

A cambiare tutto è stata una denuncia per molestie telefoniche, contenuta in una citazione a giudizio diretta proprio a quel parente, a danno di una delle persone finite in quelle lettere.

Il gruppo aveva puntato l’anziana. Aveva capito come avvicinarla e come conquistare la sua fiducia, dopo aver studiato le sue abitudini ed essersi accertato dell’eventuale presenza di parenti e amici, il tutto per mettere le mani su una cifra importante, che l’ottantenne aveva messo da parte negli anni e che poi è finita altrove, in mano a perfetti sconosciuti: 500mila euro.

Il reato contestato è l’omicidio volontario, ma quanto riscontrato spinge chi indaga a valutare ulteriori profili penali, come il falso e la simulazione.

La svolta: cifre considerevoli finiti su dei conti correnti aperti per l’occasione, per poi essere chiusi un minuto dopo. Un’operazione del genere, è il ragionamento della Procura, necessitava di più persone. Da chi assisteva la donna a chi le avrebbe fatto credere di star male, fino ad arrivare a chi, poi, materialmente avrebbe provveduto al transito dei suoi beni. E il suo stato di salute è un altro punto cruciale: dopo la morte, avvenuta nel dicembre 2012, sul referto medico fu accennata la presenza da tempo di un tumore al pancreas e di un edema polmonare, quale causa del decesso.

Anche in questo caso, sono molte le cose a non tornare. Tanto da spingere il pm a servirsi della consulenza di un perito che in passato ha già affrontato, per conto del procuratore di Torino, Raffaele Guariniello, i casi dei delitti di Cogne e Garlasco. Il motivo è duplice: la donna non avrebbe mai sofferto di tumore al pancreas. Le sue condizioni di salute erano ottime, anche stando alle sue abitudini alimentari e al fatto che non avesse mai marcato vista in ospedale per eventuali cure.

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