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Battipaglia, bocciata la ZTL: «Il 97% degli esercenti è contrario, decine di posti di lavoro a rischio»

BATTIPAGLIA. La zona a traffico limitato di via Mazzini ha causato danni alle attività commerciali pari a circa il 30% sugli incassi. È quanto rivela un sondaggio effettuato tra gli esercenti, sia in centro sia nelle periferie, e commissionato dall’associazione di categoria Rinascita. I risultati sono stati inviati alla sindaca Cecilia Francese e ai consiglieri nei giorni scorsi, e tracciano un quadro drammatico dell’economia cittadina.

Il sondaggio riguardava gli effetti della chiusura al traffico di via Mazzini tutte le domeniche, dalle 10 alle 22, dall’inizio di settembre alla fine dell’anno. Una decisione che aveva trovato poco entusiasmo nei commercianti che ora preparano azioni di protesta. «Il 97% dei commercianti del centro e zone periferiche, ha espresso parere favorevole alla strada aperta con esclusione di ulteriori chiusure – fa sapere Lucia Ferraioli, presidente di Rinascita – la decisione del tutto umorale di chiudere via Mazzini lascia di stucco soprattutto considerando la scarsa quantità dei fruitori.

I gestori di bar, paninoteche, pasticcerie, edicole, pescherie, tabacchini e friggitorie lamentano danni del 30% e oltre. Lamentano, altresì, una sorta di passiva accettazione del degrado causato da posteggi commerciali stradali in pieno centro, spesso contro i negozianti battipagliesi convinti sostenitori dell’importanza di negozi d’immagine in grado di migliorare quello che si presenta sempre più come un quartiere di periferia che un vero centro cittadino». Secondo Ferraioli «la crisi del settore potrebbe determinare la perdita di centinaia di posti lavoro; tanti addetti, titolari e dipendenti, anche tra le giovani generazioni che hanno messo su famiglia intraprendendo l’attività commerciale e tanti che intendono intraprenderlo. Sono costoro i più accaniti sostenitori della strada aperta, che non escludono iniziative di civile protesta».

Dura la critica della Rinascita all’amministrazione: «Ci chiediamo se è mai possibile che in un periodo nel quale l’amministrazione, a giusta ragione, non risparmia energie per il comparto industriale e le aree di crisi a salvaguardia dell’occupazione, possa assumere verso i commercianti azioni punitive, accompagnate da disagi e sberleffi, dubitando finanche della veridicità delle dichiarazioni fatte da questi ultimi a proposito della richiesta di denaro da parte di personaggi autorizzati o non autorizzati dall’ente». Su tale vicenda Ferraioli è categorica: «i commercianti invitano il consiglio a vigilare e l’assessore al commercio ad assolvere al proprio ruolo, impegnandosi ad una più approfondita analisi delle criticità del settore e delle problematiche che vive giornalmente, a cominciare dall’uso e abuso di bancarelle e finti mercatini». L’associazione Rinascita chiede perciò «la revoca di ogni provvedimento che dispone l’interdizione al traffico di via Mazzini, anche in vista delle prossime festività natalizie».

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