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Battipaglia, Di Cunzolo risponde alle accuse di Motta: «È stato bocciato due volte»

BATTIPAGLIA. Tramite una nota stampa, il coordinatore della maggioranza Bruno Di Cunzolo, ha risposto alle accuse mosse dal consigliere di minoranza ed ex candidato a sindaco Gerardo Motta. Il riferimento è alle dichiarazioni di quest’ultimo, comparse sul quotidiano La Città.

«Gerardo Motta non perde occasione per ricordarci la maleducazione istituzionale che lo contraddistingue. Prima di ogni cosa bisogna rammentare al consigliere comunale che Cecilia Francese è la SINDACA di BATTIPAGLIA, e per rispetto al POPOLO che l’ha eletta, lui, che non ha mai perso occasione per pretendere rispetto, è obbligato a chiamarla col titolo che le compete: SINDACA, sindaca di tutti i BATTIPAGLIESI.

Bisogna ricordagli che pari rispetto merita il ruolo di CONSIGLIERE COMUNALE, e che il primo ad onorare quel ruolo deve essere proprio lui che si era proposto quale candidato a sindaco della nostra città. Questo personaggio, evidentemente, ancora non si rassegna al fatto che se il POPOLO di Battipaglia non l’ha voluto per la seconda volta consecutiva come sindaco la colpa non può essere addebitata che a se stesso, ai suoi continui metodi ritorsivi, alle sue tracotanti sceneggiate, che oramai sono entrate nel folclore urbano, alle rituali minacce che dispensa a destra e a manca, alle sua malcelate millanterie circa amicizie altolocate.

Ci rendiamo conto che la sua reiterata bocciatura brucia e fa male, ma se ne faccia una ragione. A noi non può chiedere che un’umana comprensione. Ci ha abituato alle diffamazioni gratuite sparse senza ritegno alcuno. Gerardo Motta ritiene che vi siano cambiali da pagare e che gli interessi risiedano nel settore urbanistico, circa la redazione del PUC? Bene, indichi quali sarebbero queste cambiali da pagare, faccia i nomi e indichi i fatti. L’Amministrazione retta da Cecilia Francese ha già ampiamente dimostrato che non ha cambiali da pagare a nessuno. Semmai ha l’obiettivo di sottrarre tutti dai noti condizionamenti a cui proprio Gerardo Motta ha abituato la Città. Gerardo Motta impari le leggi prima di offendere l’intelligenza altrui.

Per quanto concerne l’assunzione dell’addetto Stampa non c’è stata alcuna “farsa”. È stata rispettata ogni procedura e la commissione dopo l’esame dei curricula e i colloqui ha ritenuto in ogni caso che Antonella Pacilio avesse in sé le caratteristiche richieste per la copertura di quel servizio. Cosa diversa fece Gerardo Motta nel 2002, da Presidente del Consiglio Comunale, quando non perse l’occasione per “individuare” due figure esterne all’amministrazione per poi regolarizzarne la posizione con l’assunzione a tempo indeterminato. Se oggi i conti della nostra Città sono in rosso buona parte è dovuto ad una scellerata gestione di chi da troppo tempo ha operato e governato.

Se in questa Città gli imprenditori non vogliono investire è perché c’è chi sa esercitare bene la strategia dell’intimidazione. Battipaglia tornerà ad essere “normale”, costi quel che costi. Questo è l’impegno della Prima Cittadina e di tutte le nostre forze politiche. Gerardo Motta potrà pur continuare a spargere veleni e odio, potrà pur tentare di continuare ad utilizzare il proprio ruolo di Consigliere Comunale per propri livori e rancori personali, ma questo non provocherà mai più la possibilità che la macchina burocratica si prostri al suo volere e ai suoi mai nascosti interessi personali.

Per noi lui resta quello che utilizza il proprio ruolo istituzionale solo per avviare una macchina del fango, caratterizzata da querele e ricorsi che danneggiano chi finisce nel suo mirino. La sua scelta di campo oramai è chiara. Gerardo Motta vuole distruggere la politica, vuole terrorizzare chi non si allinea alle sue minacce, vuole mandare a casa questa Amministrazione ad ogni costo. La sua misoginia nei confronti della sindaca Cecilia Francese, e delle donne in generale, è scandalosa. Questo personaggio dimostra di avere a cuore solo il dominio personale e non ha nessuna remora a danneggiare quella che a parole dice di essere la sua Città».

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