Cronaca

Battipaglia, la scuola Penna su un terreno confiscato alla camorra. Il plauso di Libera

BATTIPAGLIA. «L’inaugurazione della nuova sede dell’Istituto Comprensivo Sandro Penna di via Parmenide ha costituito un momento estremamente importante per la comunità di Battipaglia, il cui valore crediamo di dover ulteriormente sottolineare». Lo afferma Angelo Mammone, presidente dell’associazione Libera di Battipaglia.

Il nuovo edificio scolastico della “Penna” è stato inaugurato martedì.

«Intanto perché è un fatto di per sé positivo inaugurare una nuova scuola, che equivale ad assicurare ai giovani di questa città luoghi adeguati alla loro formazione umana e culturale – continua Mammone – Ma, nel caso specifico, come associazione che, a partire dal binomio memoria e impegno, fa della lotta alle mafie il motore del cambiamento dei territori, non possiamo non evidenziare che l’apertura del nuovo edificio scolastico assume un valore ancora maggiore in ragione del suo nascere su un terreno confiscato alla criminalità organizzata.

È in queste occasioni che prende corpo nel concreto lo spirito più vero e rivoluzionario della legge 109/96, voluta da Libera e da oltre un milione di italiani perché i patrimoni accumulati illecitamente dalle mafie fossero restituiti alla collettività attraverso il loro riutilizzo sociale.

angelo mammone libera battipagliaIn questo momento, avvertiamo il dovere di rivolgere il nostro pensiero grato alla Commissione Straordinaria che ha avviato il percorso giunto ieri a conclusione, determinando, all’epoca della gestione del Comune, lo spostamento della costruzione della nascente scuola da un terreno in fitto a quello confiscato, dando così nuovo valore a quel luogo e assicurando un notevole risparmio per le casse del Comune. Quella del riutilizzo sociale dei beni confiscati è un strada avviata dai Commissari che siamo certi verrà perseguita anche dall’attuale Amministrazione.

Il veder sorgere il luogo della cultura per eccellenza, dell’educazione al rispetto delle regole e delle persone su un terreno che ha rappresentato per anni l’utile di qualcuno a discapito di tutti, deve essere un traguardo e una conquista di civiltà riconosciuta da tutta la città. La formazione dei bambini della nostra terra da ieri assume un valore ancora più significativo.

E per dare un senso ancora più profondo a tutto questo, ci permettiamo di suggerire alla scuola e all’Amministrazione di considerare la possibilità di intitolare il nuovo plesso dell’IC Sandro Penna ad una vittima innocente di camorra, così da fissare nel tempo e da saldare in maniera inscindibile il valore simbolico, quello educativo e quello culturale di questa esperienza».

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