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Battipaglia, saltano opere per 38 milioni di euro

BATTIPAGLIA. Addio al centro integrato d’interscambio e alla riqualificazione del sottopasso ferroviario a Battipaglia a causa delle difficoltà finanziarie del Comune di Battipaglia. La commissione straordinaria è stata costretta a rimodulare e a ridimensionare fortemente il progetto che avrebbe dovuto cambiare il volto della città di Battipaglia. La motivazione addotta dal triumvirato è nel “divieto di indebitamento” del Comune imposto dall’adesione dell’ente al piano di riequilibrio pluriennale. Saltano, in questo modo, opere già appaltate e finanziate per quasi 38 milioni di euro. Battipaglia non vedrà il centro integrato d’interscambio e l’adeguamento del sottopasso ferroviario tra via Roma e via Rosa Jemma (già finanziato ed appaltato per 741.648,83 euro).

L’ente è stato costretto a rimodulare l’intero progetto del Più Europa a causa dell’impossibilità di cofinanziare l’intervento con propri fondi da aggiungere a quelli europei e regionali. Nel dettaglio, il progetto del Più Europa avviato dall’ex sindaco Gennaro Barlotti, perfezionato e modificato da Giovanni Santomauro, ed approvato dall’ex commissario prefettizio Mario Rosario Ruffo, prevedeva lavori per un importo complessivo di 37.905.663,62 euro. Di cui, 17.616.988,35 euro finanziati dalla Regione Campania, 7.425.000 a carico del Comune (4.665.000 mediante cessione di beni e 2.760.000 euro di contributi diretti), 12.863.675,27 euro a carico del concessionario.

Il problema è sorto da parte dell’ente per trovare i 2.760.000 euro liquidi da investire nel Più Europa. Soldi che l’ente non ha a disposizione e che non può reperire tramite finanziamenti o accessi alla Cassa Depositi e Prestiti per il divieto di indebitamento imposto dal piano di riequilibrio pluriennale per risanare una situazione debitoria attualmente pari a 28 milioni di euro. Resteranno nel Più Europa esclusivamente i progetti complementari, ossia l’adeguamento di viale Barassi, con un collegamento migliore tra la statale 18 e viale Brodolini (già in corso dallo scorso mese di marzo), la riqualificazione della zona dismessa nei pressi della stazione (via De Nicola, piazza D’Acquisto, via Turati, via Ferrovia, piazza Farina, tratti terminali di via Pastore e via Italia). In tutto, 650mila euro di lavori (fondi europei) a fronte di quelli previsti per quasi 38 milioni di euro.

La situazione potrebbe cambiare esclusivamente se il Comune riuscisse in qualche modo, magari tramite economie di spesa o accesso a mutui già esistenti, ma finora inutilizzati, a rintracciare i 2.760.000 euro necessari a cofinanziare il massiccio intervento di riqualificazione urbana. A tali soldi, chiaramente, bisognerebbe aggiungere ulteriore liquidità per avviare anche i lavori del sottopasso ferroviario tra via Roma e via Rosa Jemma. Il centro integrato d’interscambio era il progetto portante del Più Europa e prevedeva, nell’area dell’attuale stazione ferroviaria, una galleria, un terminal bus con parcheggio, un fabbricato polifunzionale, viabilità e sottoservizi, impianti elettronici ed il parcheggio di piazza Ferrovia.

Erano stati previsto anche un nuovo sottopasso ferroviario in via Colombo, che avrebbe di certo snellito il traffico cittadino in direzione della zona industriale, un collettore di acque bianche tra viale Barassi ed il fiume Tusciano, il completamento di piazza Aldo Moro e della palestra del quartiere Schiavo. Un massiccio ed oneroso intervento di riqualificazione urbana che i cittadini di Battipaglia, con ogni probabilità, non vedranno a causa dei debiti pregressi accumulati dalle precedenti amministrazioni comunali ed ereditati dalla commissione straordinaria.

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