Nocera Inferiore, Carlo Bianco non parla. Oggi è il turno del boss Pignataro

NOCERA INFERIORE. Interrogatorio lampo per Carlo Bianco, ex consigliere comunale di Nocera Inferiore arrestato nell’ambito dell’inchiesta “L’altra storia”. L’ex consigliere si è avvalso della facoltà di non rispondere davanti al gip di Avellino.

Oggi saranno ascoltati – se decideranno di parlare – il boss Antonio Pignataro ed il nipote Ciro Eboli dal gip Stefano Berni Canani. Comparirà davanti al giudice per le indagini preliminari anche Luigi Sarno, attualmente ai domiciliari.

I giudici stanno cercando di ricostruire quanto fatto dal gruppo per ricostruire il clan camorristico “Prudente-Pignataro”, un tempo capeggiato dal boss Antonio Pignataro. In questo clan, secondo il pm, sarebbe rientrato Ciro Eboli, candidato consigliere alle scorse elezioni comunali, nipote dello stesso Pignataro, figlio di Franco Eboli, ucciso in un agguato a Castel San Giorgio nel 1987, cognato di Luigi Cuomo, fratello di Michele, capi delle nuove leve criminali nocerine. Dello stesso clan avrebbe fatto parte anche un altro nipote di Pignataro, ossia Guerino Prudente (figlio della sorella di Pignataro e di Alfonso, “Fonz ‘o calabrese”, del clan “Pignataro – Prudente”).

Secondo gli inquirenti, a tale clan avrebbero partecipato anche Antonio Cesarano (ex vicesindaco di Nocera Inferiore del governo cittadino di Antonio Romano) e Carlo Bianco (già consigliere comunale di Nocera Inferiore) i quali secondo la Dda, avrebbero fornito all’associazione i collegamenti con l’amministrazione comunale di Nocera Inferiore al fine di garantire l’ottenimento di provvedimenti utili all’associazione camorristica.

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