Sprar e immigrati: pochi comuni aderiscono, ma la provincia è virtuosa – I DATI

Come riporta “La Città“, lo Sprar, il sistema di accoglienza per richiedenti asilo e rifugiati frutto dell’accordo tra l’Anci (Associazione nazionale comuni d’Italia) e il Ministero dell’Interno, non riesce a far breccia nel cuore dei comuni italiani.

Lo scarso entusiasmo registrato dai primi cittadini dei 67 comuni sopra i 2mila abitanti, convocati nelle scorse settimane in Prefettura, è l’esempio lampante di un’amore che non è mai sbocciato e forse non sboccerà mai.

In pochi hanno accettato ufficialmente, presentando così l’istanza di adesione con delibera di giunta o di Consiglio. Malgrado le allettanti prospettive per le Enti locali: una clausola che esclude l’arrivo di altri migranti oltre a quelli concordati (la base di calcolo è di 3 ogni mille abitanti) con soldi certi e una minima compartecipazione alle spese generali (appena del 5%) molti sindaci non ne vogliono proprio sapere.

Secondo quanto riportano i dati presentati pochi giorni fa dal Ministero dell’Interno, i migranti in attesa di asilo in Campania sono ben 14.972 (il 9% del totale nazionale: 175.913) e 13.591 di questi sono ospitati in strutture temporanee nate negli anni attraverso bandi emessi dalle Prefetture, atte a far fronte alle emergenze, nei centri aderenti  ufficialmente allo Sprar sono solo 1.381.

La provincia di Salerno, all’interno del panorama campano, ha la leadership riguardo la quantità di progetti approvati in materia di Sprar, i centro finanziati grazie ai bandi comunali, sono: Atena Lucana (15 posti), Caggiano (21), Eboli (50), Ogliastro Cilento (12), Padula (50), Polla (35), Pontecagnano Faiano (50), Roscigno (30), Salerno (25), San Pietro al Tanagro (15), Santa Marina (15). Complessivamente il salernitano ospita ben 318 richiedenti asilo.

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