CronacaPolitica

Stir e miasmi nauseabondi a Battipaglia, parla Valerio Longo di F.I.

BATTIPAGLIA. Il Capogruppo Consigliare di Forza Italia Valerio Longo si esprime riguardo la questione miasmi nauseabondi, rifiuti e stir a Battipaglia in una nota stampa che riportiamo integralmente.


“Sulla questione dei miasmi e in generale dei rifiuti si sono sprecati fiumi di inchiostro e di parole.

Come al solito, quando si tratta di argomenti di questo tipo, finisce con il prevalere il populismo più esasperato, di chi urla più forte. Oltre vent’anni fa, durante la prima consiliatura Zara, iniziammo a ragionare sul ciclo dei rifiuti in termini nuovi. In passato si era preferito non risolvere il problema e optare per la più “comodasoluzione delle discariche a cielo aperto. Come dire, nascondiamo la polvere sotto il tappeto di casa e poi … “Dio ci pensa”.

Si rimandava il problema senza risolverlo. Parlammo per la prima volta di ciclo dei rifiuti,  considerati risorsa da sfruttare. Si ipotizzò la costruzione di un termovalorizzatore “leggero”, che servisse la Piana del Sele, e di un impianto di tritovagliatura, per differenziare i rifiuti a valle, da gestire tramite la nostra società partecipata Alba.

Anche allora il populismo e il terrorismo pseudoambientalista ebbero la meglio.

Cortei, manifestazioni, comitati più o meno spontanei. Tutto bloccato. Si continuò con le discariche, eppure già allora, da decenni, in molti comuni italiani erano in funzione degli impianti di questo tipo, che oltre a risolvere il problema rifiuti, generavano energia elettrica per abitazioni e imprese. Vincenzo De Luca, con vent’anni di ritardo rispetto alle nostre “visioni”, dice oggi le stesse cose e passa per un padreterno.

Attualmente si continua a spostare i termini del problema, creando un clima di terrore e di paura. Si parla a vanvera, si sparano dati su incidenze tumorali, senza alcun supporto scientifico, senza alcuna proposta. Chi ha incarichi istituzionali, maggioranza e opposizione, deve assumersi la responsabilità. Siamo stati eletti per risolvere i problemi. Dire sempre no è la cosa più semplice, ma non possiamo farci trascinare da emergenze continue e dagli umori della piazza.

Dobbiamo ragionare con la testa e non di pancia.

I processi si governano e non si subiscono. Anche nel caso della delicata questione rifiuti, occorre concertare un metodo. Il problema miasmi, ad esempio, è dovuto unicamente ad una questione economica. Esistono prodotti a base enzimatica che abbattono totalmente i cattivi odori, come nel caso di quelli provenienti dal sito di stoccaggio dell’umido di Eboli. Il problema è che costano.

Quel sito è gestito da una società privata ed è di proprietà del comune di Eboli, che continua a fare il pesce in barile. Se l’amministrazione ebolitana non attua le soluzioni idonee e continua a tergiversare, dobbiamo iniziare una battaglia istituzionale, costringendo i suoi rappresentanti a sedersi al tavolo del Prefetto. Anzi propongo la convocazione del Consiglio Comunale davanti ai cancelli del sito, per tenere alta la pressione sul problema. Non è campanilismo, ma la consapevolezza che solo attraverso una forte presa di posizione possiamo risolvere il problema. Il sindaco di Eboli deve assumersi le sue responsabilità e finire di scaricare sui battipagliesi il problema derivante dall’incapacità di gestire un sito/catapecchia presente al nostro confine. Mentre il suo comune ci guadagna in termini economici noi siamo costretti a vivere con un tanfo nauseabondo.

Per quanto concerne il sito di compostaggio, deciso dalla Regione Campania durante l’epoca commissariale, lo Stir fa ormai parte del sistema produttivo locale e come tale va trattato. Se le imprese, pubbliche e private, funzionano secondo i criteri stabiliti dalle normative nazionali, anche in tema di ambiente, non vi sono assolutamente problemi. Ed è proprio quello che dobbiamo fare. Controlli continui sul nostro territorio, per colpire coloro che non rispettano le regole, dotandoci di un Settore Ambiente funzionale, con il compito di monitorare costantemente la situazione. Chi sbaglia paga, anche con la chiusura dell’attività, compreso lo Stir se continua a tenere le porte aperte.

La politica è coraggio e decisione. Impone di affrontare e risolvere i problemi, non di rimandarli. Per ascoltare sempre i “signor no” rischiamo di perdere altro tempo e di vederci superati dagli altri comuni. Siamo circondati dai centri commerciali degli altri, subiamo gli impianti privati che trattano i rifiuti e la presenza di vecchie discariche non bonificate, siamo ancora soggetti ai diktat del consorzio Asi, non riusciamo a vendere i beni da alienare perché si grida alla cementificazione. Tutto ciò perché a Battipaglia la politica non ha mai avuto il coraggio di governare i processi”.


      

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