Cronaca

Omicidio di Angelo Vassallo, parla il figlio: “Le indagini su mio padre? Complicate ora capisco il perché”

Emergono nuovi particolari sull'omicidio di Angelo Vassallo avvenuto a Pollica nel 2010. A parlare è Antonio Vassallo, suo figlio

Emergono nuovi particolari sull’omicidio di Angelo Vassallo avvenuto a Pollica nel 2010. A parlare è Antonio Vassallo, figlio di Angelo, il sindaco ucciso con 9 colpi di pistola 12 anni fa e su cui delitto è arrivata in questi giorni la svolta con 9 persone indagate. “Abbiamo sempre saputo che le indagini sull’omicidio di mio padre erano complicate. Sono stati commessi dalle forze di polizia errori mai visti, neppure nei film”, ha raccontato Antonio Vassallo.


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“Per molto tempo ci siamo chiesti se ciò fosse accaduto per incapacità, negligenza o invece volontariamente per creare confusione e depistaggi. Oggi le ipotesi della Procura ci forniscono una prima risposta”, ha aggiunto il figlio di Angelo Vassallo in una nota. A riportare la notizia è anche l’odierna edizione de Il Mattino. 

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Il luogo del delitto di Vassallo

Cosa sappiamo sull’omicidio di Angelo Vassallo

La sera del 5 settembre 2010, intorno alle 22:15 ad Acciaroli (frazione di Pollica), mentre rincasava alla guida della sua automobile, Vassallo è stato ucciso da uno o più attentatori allo stato ignoti; contro di lui sono stati esplosi nove proiettili calibro 9, sette dei quali a segno. Benché allo stato la matrice dell’attentato sia ignota, il pubblico ministero Luigi Rocco, incaricato delle indagini, ha avanzato l’ipotesi che esso sia stato commissionato dalla camorra al fine di punire un rappresentante delle istituzioni che si era opposto a pratiche illegali un collegamento potrebbe risiedere nelle azioni svolte da Vassallo a tutela dell’ambiente, che erano viste dalla camorra come un ostacolo al controllo del porto che le avrebbe garantito libertà nei commerci illegali di droga.

Il 25 marzo 2015 Bruno Humberto Damiani è unico indagato per l’omicidio di Angelo Vassallo. Nel luglio del 2018, otto anni dopo, il pm Leonardo Colamonici ha notificato un avviso di garanzia per rendere interrogatorio da indagato per l’omicidio a Lazzaro Cioffi, il carabiniere colluso con il clan Caivano per averne protetto le attività di narcotraffico. Cioffi dal 1991 fino a pochi mesi prima di essere arrestato ha lavorato nel nucleo investigativo di Castello di Cisterna. Quindi ne faceva parte anche il 5 settembre del 2010.

Chi sono gli indagati nell’omicidio di Angelo Vassallo

Al momento sono 9 le persone indagate. Tre carabinieri: il tenente colonnello Fabio Cagnazzo, l’ex brigadiere Lazzaro Cioffi e Luigi Molaro. Quattro invece gli imprenditori coinvolti: Giuseppe Cipriano, titolare di una sala cinematografica a Scafati, e i fratelli Domenico, Giovanni e Federico Palladino, titolari di un hotel ad Acciaroli. Due persone sono ritenute dagli inquirenti legate a un clan camorristico della provincia di Salerno: Romolo e Salvatore Ridosso.

 

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