Economia

Palmieri (Confindustria): “grave la mancata emanazione dei decreti attuativi sul Pnrr, a rischio 50mila aziende”

Il consigliere Federico Palmieri del Consiglio Generale di Confindustria Salerno esprime forte preoccupazione per la mancata emanazione di  434 decreti attuativi riguardanti il Pnrr.

Anche da Salerno arriva il grido d’allarme sulla mancata emanazione di 434 decreti attuativi sul Pnrr: a lanciarlo è Federico Palmieri, membro del Consiglio Generale di Confindustria Salerno. Il consigliere sottolinea che tale impasse mina la solidità delle aziende destinatarie delle misure del Pnrr ed auspica che il governo che si formerà successivamente al voto del 25 settembre provveda nell’immediato ad emanare tali decreti. «A rischio vi sono 50.mila aziende e mezzo milione di posti di lavoro», conclude Palmieri.

Il Pnrr

Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR; in inglese National Recovery and Resilience Plan, abbreviato in Recovery Plan o NRRP) è il piano approvato nel 2021 dall’Italia per rilanciarne l’economia dopo la pandemia di COVID-19, al fine di permettere lo sviluppo verde e digitale del Paese.

Il PNRR fa parte del programma dell’Unione europea noto come Next Generation EU, un fondo da 750 miliardi di euro per la ripresa europea (appunto chiamato “fondo per la ripresa” o recovery fund). All’Italia sono stati assegnati 191,5 miliardi (70 in sovvenzioni a fondo perduto e 121 in prestiti).

Il PNRR si struttura in quattro aree:

  • Obiettivi generali
  • Riforme e Missioni
  • Attuazione e monitoraggio
  • Valutazione dell’impatto macroeconomico

Il PNRR annovera tre priorità trasversali condivise a livello europeo (digitalizzazione e innovazione, transizione ecologica e inclusione sociale) e si sviluppa lungo 16 Componenti, raggruppate in sei missioni: Digitalizzazione, Innovazione, Competitività, Cultura; Rivoluzione Verde e Transizione Ecologica; Infrastrutture per una Mobilità Sostenibile; Istruzione e Ricerca; Inclusione e Coesione; Salute.

Per ogni Missione sono indicate le riforme necessarie per una più efficace gestione e realizzazione degli interventi. A sua volta, si distinguono 63 riforme all’interno del Piano, suddivise in riforme orizzontali, riforme abilitanti, riforme settoriali e riforme concorrenti.

Mancano i decreti attuativi


pnrr


Analizzando le norme che richiedono il maggior numero di decreti attuativi, tra queste ve ne sono due per cui non è ancora stato pubblicato nessun decreto attuativo. Oltre il 90% di attuazioni mancanti anche per la riforma degli enti sportivi. Manca ancora all’appello infine circa il 75% dei decreti attuativi relativi al decreto semplificazioni e governance Pnrr.

Il processo legislativo in Italia è complesso e lungo, e coinvolge numerosi attori. Comunemente si pensa solo al parlamento. Ma dopo inizia un secondo tempo, altrettanto importante, ma più lungo e complesso. Spesso infatti aspetti pratici, burocratici e tecnici necessari per applicare e implementare le leggi sono affidati ad altri soggetti istituzionali, principalmente i ministeri. Questi si devono occupare dei cosiddetti decreti attuativi, provvedimenti necessari per completare gli effetti della norma stessa.

Cosa succederà prima delle elezioni di settembre?

Le dimissioni del presidente del Consiglio Mario Draghi e i due mesi di campagna elettorale in vista delle elezioni politiche del 25 settembre rischiano di rallentare l’iter di una serie di provvedimenti di iniziativa governativa.

Un Governo per assicurare la continuità dell’azione amministrativa c’è. Il perimetro di azione delineato dalla circolare per il “disbrigo degli affari correnti” appare ampio, visto che vengono fatti riferimenti alle “emergenze nazionali”, alla situazione Covid e “alle emergenze derivanti dalla crisi internazionale”.

Tuttavia l’azione del Governo nelle prossime settimane sarà appunto limitata da una serie di paletti. Mentre le attività delle Camere (sciolte) saranno ridotte al minimo finché non si insedieranno i parlamentari della prossima legislatura, la XIX. Ciò avverrà nel mese di ottobre, quando l’attenzione sarà rivolta soprattutto alla legge di Bilancio.

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