Parto flash in casa con la nonna a far da levatrice: grande gioia a Cava de’ Tirreni per la nascita di Crystal. La mamma e la neonata stanno bene ed hanno lasciato l’ospedale di Nocera Inferiore dove di erano recate per i controlli. Lo riporta l’odierna edizione del Mattino.
Cava de’ Tirreni, parto flash in casa: mamma e figlia stanno bene
La mamma ha dato alla luce la sua bambina in casa e solo dopo, insieme alla sua secondogenita, si è recata in ospedale per accertamenti. Ma andiamo con ordine. Tutto si è consumato in una manciata di minuti: la donna infatti non avrebbe neppure fatto in tempo a raggiungere la sala operatoria. Era alla sua seconda gravidanza, e si trovava in casa, quando all’improvviso le si sono rotte le acque: i tempi erano giusti, erano passate le 40 settimane.
Contrazioni regolari che si fanno sempre più forti, la piccola si incanala e spinge. Quando i sanitari arrivano sul posto è già troppo tardi, mamma e figli sono in codice rosso, salire sul mezzo poteva essere rischioso per la vita di entrambe. In pochi secondi il medico e gli infermieri decidono di aiutarla a partorire in casa. A far nascere la piccola c’è anche la nonna che con il suo appoggio morale e la sua esperienza ha tranquillizzato la figlia.
Il caso a Pomeriggio Cinque
Ieri il caso è arrivato anche alle telecamere di Pomeriggio Cinque che hanno intervistato la giovane mamma Filomena: “Venerdì 17, nel pomeriggio, io mi trovavo proprio qui a casa di mia mamma quando sono iniziati i dolori e io presa dalla paura ho chiamato mia mamma. Avevo già capito che la bambina voleva nascere. L’ho chiamata dicendo ‘Mamma, qui non facciamo in tempo ad arrivare in ospedale. Mi devi aiutare tu’ e la ringrazierò a vita”.
“Tanta paura ma ho avuto tanta forza di volontà – racconta nonna Giovanna – di far nascere una nuova vita. Ho visto la testolina della bambina e ho dato delle urla. Ho detto ‘Spingi, spingi forte. Facciamola nascere’. Non sapevo come fare era la prima volta. Ho preso subito lenzuolo e asciugamani bianchi. Senza perdermi di coraggio. Ho pianto tanto”.
