Cronaca

Salerno, piano da 31 milioni per asili e spazi urbani: fondi anche a Battipaglia

Arrivano i Pics per Salerno Battipaglia. Si tratta de programmi integrati per città sostenibili, ovvero una serie di fondi atti a migliorare le condizioni di strutture pubbliche.

Pics per Salerno e Battipaglia

Ieri mattina, al Comune di Salerno, sono stati presentati i Pics per le città amministrate da Vincenzo Napoli Cecilia Francese. Dalla Regione arrivano, in totale, 31 milioni di euro, 20 dei quali destinati a Salerno e i restanti 11 a Battipaglia.

Gli interventi a Salerno

Il Mattino, il governatore Vincenzo De Luca ha spiegato che a Salerno “si recuperano tre asili nido, tre scuole e si avviano lavori di messa in sicurezza per palazzo di Città e per il teatro Verdi. È questa un’opportunità straordinaria che diamo alle città medie del territorio regionale per la riqualificazione urbana, ma dobbiamo essere bravi a cantierare le opere e a non avere paura della firma”.

Venti milioni di euro per ben 19 progetti tra cui:

il recupero per la fruizione turistica e culturale del Casino Sociale e della Casa del Combattente;

la riqualificazione del Teatro Verdi, del Teatro Pasolini e di Palazzo di Città;

la realizzazione di un polo museale ed espositivo attraverso la valorizzazione della Palazzina Liberty, di Palazzo Fruscione e del Museo virtuale della Scuola Medica Salernitana. C

Gli interventi a Battipaglia

“Con questi fondi che abbiamo fortemente voluto – dice Cecilia Francese, primo cittadino del comune della Piana del Sele – ristruttureremo la scuola De Amicis, cuore pulsante ed edificio storico della città. Sarà un incubatore di iniziative socio-culturali e ambientali-sanitarie. Altri 200mila euro andranno per la riqualificazione degli asili nido – continua la Francese – mentre 3,5 milioni sono destinati ad un altro capitolo importante, che è l’illuminazione pubblica che, sul territorio comunale, è vetusta.

A tal punto da rendere complicata persino la sostituzione delle lampadine fulminate, che non si trovano con facilità. Accanto alla rifunzionalizzazione dei lampioni penseremo anche a delle zone di periferia che non hanno proprio pubblica illuminazione, come, ad esempio, via Tufariello e la zona Lago”.

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