Cronaca

Pontecagnano: bengalesi picchiati e rapinati al centro d'accoglienza

PONTECAGNANO. Bengalesi picchiati e rapinati in un centro d’accoglienza situato in via Mare Adriatico, a Pontecagnano. Due notti fa i residenti hanno vissuto un vero e proprio incubo quando una gang armata ha portato a termine un vero e proprio raid, rubando denaro e cellulari ai 16 rifugiati. A darne notizia Il Mattino.

«È stato bruttissimo – spiega Alex, un mediatore culturale – sono arrivati in piena notte con due automobili. Successivamente, dopo aver spento alcuni lampioni piazzati intorno alla villa, hanno scassinato la porta d’ingresso con un piede di porco. Una volta dentro ci hanno picchiato, minacciandoci anche con delle pistole, ed hanno portato via quel poco che queste persone possiedono.

Non siamo riusciti a guardarli in volto perché erano tutti con il passamontagna, ma gli occhi non tradiscono e molti saremmo in grado di riconoscerli anche solo da quel dettaglio. La paura? Tanta, ma ora saremmo pronti a difenderci».

800 euro e 13 cellulari il bottino, un colpo che potrebbe in un primo momento far pensare a semplici rapinatori ma il metodo con cui è stata portato a termine fa pensare a qualcosa di più.

«Non sappiamo se ci sia qualcosa dietro – prosegue Alex – in ogni caso, chi ha perpetrato una tale rapina è gente preparata: veri professionisti che hanno prima studiato i nostri movimenti, pensando che magari i ragazzi possedessero molto più denaro, e poi sono entrati in azione. Era tutto pianificato, non vi è alcun dubbio».

I malviventi avrebbero infatti sabotato l’impianto di illuminazione, dimostrando di conoscere nei dettagli l’abitazione nella quale hanno messo a segno il colpo.

«Il modo in cui ci hanno trattato mi ha ricordato un sequestro: sembrava un film. I ragazzi mi hanno detto che una cosa del genere l’hanno vissuta allo stesso modo in Libia poco prima di partire. Lì hanno perso cellulare e soldi: esattamente come qui».

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