Ravello capitale della cultura 2020: la sfida della Costiera Amalfitana

RAVELLO. Ravello capitale della cultura 2020: la sfida della Costiera Amalfitana è partita. Ravello è capofila, con i quattordici comuni della Costa d’Amalfi, di una cordata che punta, senza mezzi termini, al successo nella corsa al ruolo di Capitale italiana della Cultura 2020.

Ieri sera, a Ravello, la candidatura è stata resa pubblica nel corso di un incontro in Villa Ruolo, presenti quasi tutti i sindaci dei comuni coinvolti. L’occasione è servita a svelare, tra l’altro, il logo che darà forma ed immagine a questa avventura affascinante.

Lo ha disegnato Manuel Cargaleiro, maestro di ceramica e poliedrico artista portoghese, habitué della Costiera dai cui colori, spesso, ha tratto ispirazione. Il logo appunto, mette insieme sole, mare, sabbia, architetture moresche e tinte pastello in un tratto leggero. È bello e si spera che porti anche bene.



Secondo Amalfitano, ex sindaco di Ravello e da anni direttore di Villa Rufolo, ha illustrato un progetto che lo vede impegnato nel ruolo di ispiratore e coordinatore generale.

Le idee che confluiranno nel dossier di candidatura (rigorosamente trascritte su sessanta pagine di carta d’Amalfi fatta a mano) sono per ora, in buona parte, top secret: la competizione si annuncia spietata.

Gli altri comuni candidati

Quarantasei sono i comuni che hanno espresso l’intenzione di concorrere (otto solo in Campania con Caserta, Benevento, Aversa,…



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