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Salernitani in fuga all’estero: nel 2016 espatriati circa 130mila

La fuga dall’Italia, destinazione estero, continua: nonostante l’ingresso del nuovo anno, infatti, questo è un trend che non accenna a placarsi e che sta coinvolgendo l’intero Stivale.

Fra le regioni che più di tutte si fanno motore di questo espatrio, la Campania: proprio qui troviamo infatti una delle città che stanno registrando la fuga di cervelli più massiccia, e che nel 2016 ha assistito ad una vera e propria migrazione di massa verso diversi paesi stranieri.

Salerno (l’intera provincia) oggi vanta questo record che, purtroppo, trova nella fuga diverse motivazioni e obiettivi che riguardano soprattutto i giovani.

In fuga da Salerno: nel 2016 hanno salutato in 130mila

 

Stando ai dati del rapporto “Italiani nel Mondo 2016”, avviato dalla Fondazione Migrantes, il 2016 ha visto l’addio all’Italia di ben 130.000 cittadini della provincia di Salerno, equamente spartiti fra donne e uomini. Un addio che non conosce età, considerando che – sempre secondo i dati forniti dalla Fondazione Migrantes – il 22% degli espatriati sono giovani dai 18 ai 34 anni, mentre la restante percentuale ha visto protagoniste un po’ tutte le età, dai 40enni fino agli ultra-50enni.

Dai Millennials alla Generazione X, passando per i salernitani un po’ più avanti con gli anni, pare proprio che la città non riesca più a offrire ai suoi cittadini tutto ciò di cui necessitano: in primis studio e lavoro.

Salernitani all’estero: i motivi della migrazione

 

Perché i cittadini della provincia di Salerno abbandonano la città e l’Italia? I motivi non differiscono poi tanto da quelli che spingono molti altri a lasciare lo Stivale: inseguire il sogno di una vita migliore. Soprattutto ad un livello formativo, professionale ed economico. C’è chi lascia per trovare lavoro, e chi invece lascia per godersi la pensione. E poi ci sono loro, i giovanissimi, che abbandonano Salerno per andare a studiare all’estero: il motivo? La qualità dei corsi nettamente superiore a quelli offerti dalle università pubbliche del nostro Paese. Ma almeno a questo c’è una soluzione, tra l’altro già percorsa da molti giovani salernitani: gli atenei telematici come l’università Unicusano di Salerno, che permettono ai ragazzi di iscriversi ad un corso di laurea di alto livello senza per questo lasciare la città ed il Paese e con l’opportunità di studiare da casa frequentando le lezioni su Internet.

Emigrare per lavorare: la seconda faccia della medaglia

Una parte delle persone che emigrano lo fa per prepararsi al meglio all’ingresso nel mondo del lavoro. Ma c’è anche chi una laurea l’ha già conseguita, e nonostante questo non trova alcuno sbocco utile in Italia: ecco dunque che la fuga si configura nuovamente come una delle soluzioni più gettonate, perché è indubbio che l’estero presenti opportunità più ghiotte anche da un punto di vista professionale.

Ed i motivi sono diversi: c’è una maggiore meritocrazia ed un rispetto legato alla valutazione dei titoli e delle competenze che in Italia, purtroppo, spesso non abbiamo. Al punto che alcune professioni di nuova concezione qui non vengono premiate dalle aziende, mentre all’estero sono ricercatissime e remunerate con stipendi di livello.

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