Cronaca

Salerno, spreco della sanità: disturbi cognitivi, macchinario al palo

Spreco della sanità a Salerno: l'apparecchio acquistato per la neurostimolazione non è mai entrato al servizio dell'utenza

Spreco della sanità a Salerno: l’apparecchio acquistato per la neurostimolazione presso la struttura che viene gestita dall’Asl Sal, situata in via Giordano, non è mai entrato al servizio dell’utenza. L’utilizzo porterebbe numerosi vantaggi in quanto la stimolazione transcranica, consentita dall’innovativo macchinario acquistato presso la struttura di Nocera Inferiore, agisce sul sistema nervoso centrale e viene utilizzata principalmente sulle patologie neurologiche e psichiatriche.

Macchinario per disturbi cognitivi al palo

L’acquisto è stato effettuato nel mese di febbraio ma il macchinario non è mai entrato in funzione; l’Asl di Salerno e la Regione Campania non hanno ancora fornito risposte.

Stimolazione transcranica, un nuovo metodo rivoluzionario

L’acronimo tDCS sta per “transcranial Direct Current Stimulation”: si tratta di una forma di stimolazione elettrica cerebrale, con varie applicazioni su funzioni motorie e cognitive e sul dolore. Si tratta della più comune tecnica di stimolazione cerebrale non invasiva. Nella tDCS si applica sulla superficie del cranio un elettrodo che veicola correnti continue di minima intensità (nell’ordine di 1-2 mA).

La sede dell’elettrodo principale e la sua polarità negativa o positiva dipendono dalla condizione clinica da trattare. Il circuito viene chiuso da un altro elettrodo che può essere posto anch’esso sul cranio o su un’altra sede corporea (di regola una spalla).

La ricerca clinica

Negli ultimi anni, la tDCS è stata sempre più utilizzata nella ricerca clinica psichiatrica ed in quella neuroscientifica di base con risultati particolarmente positivi nella depressione maggiore. Oltre alla depressione, l’efficacia clinica della tDCS in psichiatria è stata valutata nell’ambito del disturbo bipolare, della schizofrenia, dei disturbi d’ansia e dei disturbi da uso di sostanze e addiction.

In questo ultimo ambito, recentemente, è stato osservato che l’applicazione della tDCS sulla corteccia dorsolaterale prefrontale (DLPFC) si è rivelata un utile strumento nella riduzione del craving sia nei disturbi da uso di sostanze che nelle dipendenze comportamentali, aprendo così, nuovi scenari di ricerca.

 

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