Cronaca

Salerno. Pastena, mare non inquinato ma i tuffi sono vietati

SALERNO. Tuffi vietati ai carabinieri per ragioni di sicurezza. E’ questo il paradosso davanti al quale si sono ritrovati i bagnanti che frequentano gli stabilimenti delle forze dell’ordine e alcuni lidi di Pastena, dove sono stati realizzati gli interventi di messa in sicurezza della costa che con il ripascimento ha reso la spiaggia bianca con 4o metri di profondità.

Il divieto di balneazione

A negare il mare ai bagnanti sono due cartelli con divieto di balneazione. Una situazione senza precedenti e inspiegabile, su questo ha voluto far chiarezza il consigliere comunale e carabiniere, Donato Pessolano. 

Contattati gli uffici competenti, gli è stato spiegato che quei cartelli sono lì non perché il mare è inquinato ma per ragioni di sicurezza: la vicinanza al porto Marina d’Arechi impone di segnalare il transito e la pericolosità delle barche in manovra. Il problema è che si crea un grosso equivoco: i cittadini sono motivati ad andare a fare il bagno a Pastena per la bellezza della spiaggia nuova, ma poi si ritrovano davanti al divieto di balneazione.

Le considerazioni di Pessolano

«La legge parla chiaro – considera il consigliere Pessolano – il divieto di balneabilità, rispetto ai fattori inquinanti, riguarda solo le aree interne al porto. Altro, come in questo caso, sono i problemi legati alla sicurezza che devono essere segnalati e risolti in maniera differente. Sarebbe opportuno che si precisasse il limite delle acque sicure, oppure che si possa pensare a dei canali che delimitino il passaggio delle barche in entrata e in uscita dal porto».

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