Cronaca

Salerno, tre fratellini violentati e filmati: ribaltone in Appello

Erano stati condannati in primo grado con l’accarriva una perizia secondo cui le «procedure di ascolto non possono essere ritenute affidabili» e potrebbero anzi «avere indotto i minori al travisamento dei fatti»usa di aver violentato e filmato per due lunghissimi anni tre fratellini.

Fratellini violentati a Salerno

Potrebbe concludersi con delle assoluzioni «perché il fatto non sussiste» il processo di secondo grado a carico dei presunti protagonisti di un giro di pedofilia ai danni di tre fratellini, consumatosi a Salerno tra il 2006 ed il 2008.

Ieri, 12 giugno,  il procuratore generale Carmine Olivieri, ha chiesto l’assoluzione per i sette imputati condannati tutti all’esito del processo di primo grado a pene esemplari.

La condanna più alta fu inferta al padre dei tre bambini Giuseppe S. che incassò 18 anni di reclusione; 15 anni per i salernitani Walter Barbone e Rita Colucci (la 74enne ormai deceduta proprietaria di uno degli appartamenti dove si sarebbero consumati gli orrori, indicata dalla Procura quale «regista» dello squallido affare); 13 anni per Domenico Rispoli; 14 anni per Dario Marruso; 10 anni per Vittorio Gallo; 13 anni per Roberto Placanico e Vincenzo Bianco.

Le accuse

Le accuse erano pesantissime: dalla violenza sessuale, ad atti sessuali con minorenni fino alla più vergognosa ipotesi di reato di commercio delle videoriproduzioni pedopornografiche. Secondo l’accusa le violenze, che si sarebbero consumate con una frequenza di almeno tre volte alla settimana, venivano filmate.

Una terribile storia di degrado morale e miseria umana che si sarebbe consumata per tre lunghissimi anni in tre appartamenti: uno a Mariconda (piazzetta Anita Garibaldi), l’altro in via Salita San Giovanni, a Cappelle, e l’ultimo in via Andrea Sabatini. Allontanati dal contesto familiare già nel 2009 in seguito all’intervento dei servizi sociali, i bambini più piccoli sono stati adottati da una famiglia mentre la più grande, dopo due affidamenti non andati a buon fine, vive in una casa famiglia.

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