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Scafati, l’Antimafia ferma due onoranze funebri. Avrebbero omesso pagamento di tributi

SCAFATI. Due ditte di onoranze funebri di Scafati non potranno più esercitare la loro attività in quanto coinvolte nell’inchiesta giudiziaria della Direzione Investigativa Antimafia di Salerno che ha portato allo scioglimento del Comune di Scafati.

L’Antimafia ferma due onoranze funebri

A stabilirlo è stata la Prefettura di Salerno che ha emesso un’interdittiva antimafia alle due imprese che sono ritenute contigue alla criminalità organizzata. Una, gestita da una famiglia di Boscoreale, sarebbe riconducibile al clan Matrone; l’altra, invece, è ritenuta vicina al clan D’Alessandro di Castellammare.

L’informazione interdittiva, richiesta dalla Dia di Salerno, è stata notificata dai vigili urbani di Scafati. Le due società di pompe funebri – secondo l’accusa – avrebbero omesso di pagare i tributi per l’affissione dei manifesti alla Geset.

Il caso Aliberti

Pasquale Aliberti è stato ascoltato, nei giorni scorsi, dal pm della Procura Antimafia Vincenzo Montemurro. Quest’ultimo lo ha sottoposto ad una serie di domande su presunti favori a due ditte di onoranze funebri in odore di camorra che l’ex sindaco di Scafati avrebbe favorito quando era alla guida del Comune. Secondo l’accusa, in particolare, avrebbe consentito l’affissione di manifesti che violavano le norme previste dalla legge.

In questo modo, quindi, le ditte avrebbero ottenuto il vantaggio di non versare i tributi previsti. Aliberti, che è in carcere dallo scorso 24 gennaio, ha respinto ogni contestazione spiegando che le decisioni in questione erano state assunte da altri.


fonte: salernotoday

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