Cronaca

Cilento, maxi-sequestro di pesce da parte della Guardia Costiera

Maxi sequestro di pesce in Cilento. L’operazione è stata condotta dalla Guardia Costiera di Palinuro che ha posto sotto sequestro una tonnellata e mezzo circa di pesce perché detenuto in maniera non conforme alle normative comunitarie e nazionali. I militari inoltre hanno sequestrato 31 attrezzi da pesca ritenuti illegali.

Sequestro di pesce in Cilento, blitz della Guardia Costiera

Nelle scorse giornate gli uomini dell’Ufficio Circondariale Marittimo – Guardia Costiera di Palinuro, guidati dal Tenente di Vascello Francesca Federica Del Re, hanno effettuato un’operazione di polizia marittima sulla filiera della pesca, che ha portato al sequestro di 31 attrezzi da pesca illegali e circa 1430 kg di prodotto ittico detenuto in maniera non conforme alle normative comunitarie e nazionali.

In particolare, durante un pattugliamento della costa, nelle acque antistanti il porto di Scario, il personale della Motovedetta CP 556 ha riscontrato la presenza di 31 nasse, posizionate da ignoti, prive degli elementi di identificazione e segnalati semplicemente con una bottiglia di plastica.

L’operazione dei militari

Nella giornata di ieri, inoltre, personale dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Palinuro, insieme al personale dell’Ufficio Locale Marittimo di Sapri, durante un controllo ad un rivenditore di prodotti ittici, hanno provveduto al sequestro di 1430 kg di prodotto ittico, composto da sarde, dentici, ricciole, orate, calamari e altro. Il tutto è stato ritrovato all’interno di un locale adibito allo stoccaggio, senza che fosse possibile risalire alla sua provenienza, privo della prescritta documentazione obbligatoria sulla tracciabilità.

I militari dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Palinuro continueranno con le attività di controllo e vigilanza sulla filiera della pesca per la tutela del mare, per la tutela dei consumatori e di tutti i commercianti rispettosi delle regole e della legge. I sequestri sono scattati durante un pattugliamento della costa, nelle acque antistanti il porto di Scario, dove è stata accertata la presenza di  31 nasse, posizionate da ignoti, prive degli elementi di identificazione e segnalati semplicemente con una bottiglia di plastica.


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