Cronaca

Truffa all’Inps di Nocera, nel mirino ora ci sono gli ispettori

NOCERA INFERIORE. Truffe all’Inps: blitz in tutti gli uffici campani dell’Istituto di previdenza per acquisire i verbali ispettivi. Si allarga l’inchiesta della Procura di Nocera Inferiore che ha delegato gli ispettori del lavoro di Salerno e i carabineri del Reparto Territoriale di Nocera Inferiore ad acquisire centinaia di verbali ispettivi, redatti dai funzionari dell’Inps, in tutti gli uffici campani.

La notizia è riportata dal quotidiano La Città di Salerno.

Una discrasia emersa dagli accertamenti finora svolti ha spinto il pm Roberto Lenza ad acquisire gli atti interni all’Istituto di previdenza sociale. Da una settimana gli ispettori del lavoro sono nelle cinque province campane: Salerno, Napoli, Caserta, Benevento e Avellino per sequestrare gli atti interni. In particolare, l’attività degli ispettori si sta concentrando, però, negli uffici del Salernitano, del napoletano e del casertano laddove sono stati inseriti nelle liste dell’Inps i lavoratori risultati fittizi, in carico a imprese fantasma.

L’inchiesta della Procura di Nocera Inferiore rischia, dunque, di creare un altro terremoto: questa volta all’interno degli uffici provinciali dell’Inps. Già nei mesi scorsi, ispettori e funzionari erano finiti nel mirino della Procura nocerina con accertamenti e sequestri ai quali erano seguiti anche dei trasferimenti immediati, in particolare da Salerno verso Napoli, dei funzionari finiti nel mirino.

Trasferimenti disposti dagli uffici romani dell’istituto di previdenza sociale per evitare un inquinamento delle prove e per stroncare un eventuale raggiro partito dall’interno. Proprio su alcuni di questi funzionari si è appuntata l’attenzione della Procura nocerina. Gli uomini del Reparto Territoriale di Nocera inferiore, al comando del maggiore Enrico Calandro, sono ancora al lavoro per scoprire altri coinvolgimenti, in questo caso eccellenti che avrebbero consentito alla gang guidata da Carmine Toscano e Donato e Giovanni Napolano, gestori di un patronato di perpetrare una truffa da oltre cento milioni di euro ai danni dello Stato.

Nell’ipotesi della Procura se è vero che la truffa è partita dal ‘basso’ è stata attuata anche grazie a funzionari e ispettori infedeli che hanno lucrato parimenti nel raggiro allo Stato. L’acquisizione dei verbali ispettivi, cioè di quei verbali effettuati dai funzionari in merito alle aziende ‘sospette’, potrebbero far emergere altre ipotesi di accusa. Non convergono alcuni dati emersi nel corso delle indagini in merito alle assunzioni. Gli ispettori del lavoro di Salerno da giorni stanno spulciando nei documenti interni all’Inps per verificare se l’input investigativo fornito dai carabinieri della sezione di Pg della Procura nocerina possa far emergere altri coinvolgimenti eccellenti.

Quindici giorni fa, a finire nel mirino della Procura altre dieci persone e oltre ai consulenti del lavoro, agli imprenditori e ai commercialisti, erano stati sospesi dal servizio due ispettori dell’Inps – Canio Palladino e Gianfranco Di Natale – accusati di aver agevolato l’organizzazione criminale. Ed inoltre era finito ai domiciliari Vincenzo Stile, 50enne di Pagani, funzionario Inps accusato di aver intascato mazzette per le assunzioni fittizie e le erogazioni “lampo” delle indennità.

Un’inchiesta tutt’altro che conclusa quella denominata ‘Mastrolindo’ che è foriera di nuovi sviluppi. Il livello successivo sarà quello interno all’Istituto di previdenza sociale. Oltre ai dipendenti Inps già indagati, l’indagine potrebbe coinvolgere altri funzionari infedeli. Tra qualche giorno gli ispettori del lavoro di Salerno completeranno il lavoro di raccolta dei dati e i verbali ispettivi passeranno al vaglio del magistrato. L’impressione, comunque, è che l’inchiesta sia molto lontana dall’essere definitivamente chiusa.

(Fonte: la città)

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