Economia

UniCredit, schiaffo alle imprese di Salerno e provincia

C’è irritazione, negli ambienti dell’economia salernitana, per l’esclusione di propri rappresentanti dall’Advisory Board per il Sud di UniCredit. Un organismo consultivo della banca nato con l’obiettivo di rafforzare la conoscenza dei singoli territori, dei settori rilevanti e delle tematiche sociali locali, fornendo un contributo positivo allo sviluppo del business nelle aree del Mezzogiorno.

Se si pensa che Salerno, oltre ad avere tra città e provincia imprese di rilievo internazionale, è terra madre del presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia, è facile comprendere come la notizia dell’assenza di imprenditori di questo territorio dal Board sia stata accolta con stupore. I nove membri campani dell’Advisory Board Sud di UniCredit sono: Celeste Condorelli, Fondo Mario e Paola Condorelli (in qualità di vice presidente), Pietro Spirito, presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centrale, Giorgio Ventre, professore dell’università Federico II di Napoli e direttore della Apple Developer Academy di Napoli, Alessandra Rubino, amministratore delegato di Kimbo, Imma Simioli, presidente e amministratore delegato di Fresystem, Giuseppe Di Martino, consigliere del Pastificio Di Martino, Luigi Iavarone, patron della Iavarone Industria, Mariangela Affinita, amministratore delegato di Sapa, Giuseppe Attolini, consigliere della maison di moda Cesare Attolini spa.

La presidenza è stata affidata a Pasquale Carrano, imprenditore lucano. L’unico che ha qualche legame con Salerno è Giuseppe Di Martino, che con la sua azienda ha acquisito il Pastificio Antonio Amato.

Giuseppe Di Martino

Ma in ogni caso non si tratta di un esponente dell’economia salernitana. Interpellati sull’argomento, i vertici di UniCredit rappresentati dalla regional manager Sud, Elena Goitini, non hanno commentato. Lo strappo, però, è evidente e qualcuno, nei prossimi giorni, dovrà pur fornire una giustificazione.

Anche perché l’organismo, sebbene sia praticamente solo consultivo, è una voce molto ascoltata da UniCredit quando si tratta di fare investimenti al Sud. Inoltre essere presenti all’interno consente di muoversi politicamente per portare risorse e progetti nel proprio territorio di appartenenza. Così, invece, Salerno non è per nulla rappresentata.

E si pensi che in questo territorio ci sono colossi dell’agroalimentare e dell’industria conserviera per non parlare del turismo, con tutto il comparto alberghiero della Costiera Amalfitana, al top nel mondo, e dell’economia marittima che pure muove ingenti capitali.


fonte: cronache

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