Cronaca

Università, maxi-truffa sulla ricerca: chieste condanne e sequestro dei beni – I NOMI

Otto condanne, con pene che oscillano da ventisei mesi fino a tre anni e mezzo, e sequestro dei patrimoni fino a raggiungere la cifra di 1 milione e 664mila euro, che per gli inquirenti è la somma truffata a Stato, Regione e Unione europea. È questa la richiesta formulata dal pm Rocco Alfano per otto docenti universitari accusati di aver realizzato una maxi-truffa sui fondi destinati alla ricerca.

Per il professore Saverio Salerno, ritenuto il promotore e l’organizzatore di questa associazione a delinquere, è stata chiesta la pena più alta: tre anni e mezzo; aver organizzato l’illecito insieme a lui sono finiti sotto accusa anche il prof. Ciro D’Apice (3 anni e 3 mesi), il ricercatore Antonio Raia (2 anni e 9 mesi) ed il commercialista Carmine Capozzi (3 anni). Pene meno severe per gli altri imputati: 2 anni e 2 mesi per Salvatore Montefusco (segretario), Carole Montefusco (assegnista al Diem), Luca Romanelli (dipendente tecnico del Diem), Simonetta Rotondi (moglie di Capozzi e sua collaboratrice).

Insieme alle condanne è stato richiesto anche il sequestro dei bene. Il pm ha spiegato che i reati contestati prevedono in caso di condanna definitiva la confisca dei beni equivalente al profitto ottenuto. Il giudice Renata Sessa deciderà il 1° luglio, quando pronuncerà la sentenza al termine di un rito abbreviato. La requisitoria del pm – come riporta La Città – ha scosso fino alle lacrime alcuni degli imputati.

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