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Il Santo del giorno 4 novembre. Oggi si celebra San Carlo Borromeo

Carlo Borromeo (Arona, 2 ottobre 1538 – Milano, 3 novembre 1584) è stato un cardinale e arcivescovo cattolico italiano, venerato come santo dalla Chiesa cattolica.

Canonizzato nel 1610 da papa Paolo V a soli 26 anni dalla sua morte, san Carlo è considerato tra i massimi riformatori della Chiesa cattolico-romana nel XVI secolo, assieme a sant’Ignazio di Loyola e san Filippo Neri, nonché anima e guida della Controriforma cattolica.

Tra le riforme di maggior importanza da lui proposte e accettate dal Concilio di Trento, vi fu l’istituzione dei seminari per la formazione dei presbiteri e la loro educazione. Era nipote, per parte di madre, di papa Pio IV.



Nel 1538, ad Arona nella rocca di Arona, nasceva Carlo Borromeo, secondo figlio di Giberto, e seguendo gli usi di allora fu tonsurato all’età di 12 anni da suo zio il papa Pio IV. Studiò a Pavia brillantemente, venne poi chiamato a Roma dove all’età di 22 anni venne nominato Cardinale. Fondò a Roma l’accademia detta “delle notti Vaticane”, fu poi inviato al concilio di Trento, e nel 1563 fu cosacrati vescovo ed inviato a Milano sulla cattedra di Sant’Ambrogio, ebbe una diocesi vastissima da accudire, comprendeva Lombardia, Veneto, Liguria, Piemonte e Svizzera, ma Carlo visitò in vita tutta la diocesi in lungo ed in largo, preoccupato dalla formazione del clero e delle condizioni dei Fedeli.

Carlo usò la sua ricchezza in favore dei poveri, fondò seminari ededificò ospedali ed ospizi. mise ordine all’interno delle strutture ecclesiastiche difendendole dai condizionamenti dei potenti locali, per questo scampò anche ad un attentato.

Nel 1576, scoppiò la peste e Carlo si adoperò di persona accudendo i malati, poi si dedicò con tutte le forze al suo ministero episcopale, seguendo fedelmente il suo motto “Humilitas”. Si consumò senza risparmiarsi visitando in lungo ed in largo la sua enorme diocesi, si occupò di incoraggiare la crescita cristiana delle popolazioni ma soprattutto cercò costantemente di migliorare la formazione del clero.

San Carlo Borromeo fu uno tra i più grandi vescovi della storia, grande nella carità, nella dottrina, nella pietà e nella devozione. Diceva “le anime si conquistano con le ginocchia” cioè si conquistano pregando, e San Carlo fu uno tra i maggiori conquistatori di anime di tutti i tempi. San Carlo seguì personalmente e fino alla fine tutte le sue fondazioni a volte anche senza mangiare ne dormire.

All’età di 46 anni, stremato dalla fatica e dalla febbre, nonostante avesse una fibra robustissima, il 3 novembre 1584 il Cardinale Carlo Borromeo morì, lasciando ai milanesi un grandissimo ricordo, di una grande Santià, come quella di un altro grande vescovo, Sant’Ambrogio, con lui patrono della Lombardia.

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